Non si tratta di una gara organizzata dal Comune di Sassuolo ma dall’Associazione Sportiva ‘Maratona d’Italia’ di Carpi, Sassuolo, comune di transito, non ha fatto altro che ottemperare all’ordinanza emessa dalla Prefettura di Modena”.

Così l’amministrazione comunale risponde alle polemiche espresse dal consigliere di An Luca Caselli in merito alla Gran Fondo d’Italia, la manifestazione ciclistica che si è disputata anche sulle nostre strade nel pomeriggio di sabato scorso.
Il Comune di Sassuolo ha ricevuto una determinazione della Provincia di Modena che comunicava la chiusura al traffico delle strade di propria competenza ed un’ordinanza della Prefettura di Modena che ordinava la chiusura al traffico di alcuni tratti di strade comunali interessate dal transito dei ciclisti previsto, nella nostra zona, indicativamente tra le ore 13 e le ore 16.

Noi abbiamo semplicemente ottemperato – afferma l’assessore allo sport Carla Ghirardini – a quanto prescritto, non potevamo fare altrimenti. Inoltre, nel fare quanto dovuto, abbiamo cercato di ridurre al minimo i disagi per gli automobilisti”.
Nei giorni precedenti la gara, infatti, l’Amministrazione Comunale ha incontrato l’Atcm e, assieme al servizio scuola, ha vagliato una per una tutte le linee urbane ed extraurbane relative al trasporto scolastico. Una volta individuate quelle a rischio di ritardi, sono state avvisate tutte le famiglie interessate o direttamente, tramite telefonate a domicilio, o attraverso lettere distribuite all’interno di ogni autobus. E’ stata, poi, effettuata una campagna d’informazione capillare: attraverso articoli sui giornali, articoli e cartine sul giornalino delle Fiere d’Ottobre che ha raggiunto a casa tutte le famiglie, la distribuzione di 5.000 volantini, diffusi in maniera tempestiva e capillare, indicanti le strade oggetto di chiusura e i percorsi alternativi. Orari di chiusura e percorsi alternativi che erano evidenti, già da una settimana, anche su cartelloni appositamente stampati e collocati in ogni quartiere interessato. In più, ad ogni incrocio, erano presenti agenti della Polizia Municipale, coadiuvati dai volontari dell’Associazione Nazionale Carabinieri in Congedo, i quali presidiavano i punti più critici per dare informazioni sui percorsi alternativi che erano, in tutti i casi, previsti e di possibile percorrenza.

Sono sicura – continua l’assessore Carla Ghirardini – che più di così non si potesse fare. Reputo, inoltre, molto grave la distinzione fatta dal consigliere di An Caselli che, sostanzialmente, dice di tollerare il disagio se si tratta di una manifestazione nazionale, professionistica, di non farlo se, in gara, ci sono semplici dilettanti: si tratta di una distinzione molto offensiva verso chi fa sport per passione e non per guadagno e che ha tutto il diritto di non essere considerato sportivo di serie inferiore. Il mio concetto di sport – commenta Girardini – è diametralmente opposto a quello di Caselli. A mio parere il fatto che 1864 dilettanti, come erano quelli che hanno partecipato alla Gran Fondo d’Italia, tra i quali molti sassolesi visto che erano presenti tutte le squadre ciclistiche amatoriali della nostra città, partecipino ad una manifestazione di questo tipo, è da considerarsi un fatto positivo perché incarna il vero spirito sportivo fatto di passione, sacrificio personale senza avere come obiettivo null’altro che la soddisfazione personale e di squadra. A mio parere è vero il contrario: mi darebbe molto più fastidio che, a bloccare le strade in orari di punta, fossero professionisti abbondantemente pagati per fare questo tipo di spettacolo e che, quindi, potrebbero adattarsi a farlo in orari più consoni. Sono convinta che la sensibilità di una comunità si legga anche attraverso la capacità di accettare eventi sportivi che coinvolgono un gran numero di dilettanti come un evento positivo e non come un problema: in questo senso New York con la sua maratona ha molto da insegnarci. Senza contare – conclude l’assessore allo sport Carla Ghirardini – che in tutte le grandi città dove ci sono stadi importanti, Modena è l’esempio più vicino, ad ogni partita di calcio si verificano puntualmente enormi ingorghi sulle circonvallazioni, eppure non ho mai sentito polemiche di questo tipo nei confronti del calcio”.