Dei 423 tartufai modenesi autorizzati alla raccolta dalla Provincia di Modena, ben 61 risiedono nei quattro comuni della Comunità montana Modena Ovest. Per ottenere il tesserino che permette la ricerca e la raccolta in tutto il territorio nazionale è necessario superare un esame di idoneità.


In Emilia Romagna i raccoglitori autorizzati sono oltre 13 mila, ben di più dei 7 mila del Piemonte (la regione di Alba e del Monferrato), o dei circa 8 mila di Umbria, Toscana e Marche che pure hanno il merito di avere dato notorietà al tubero più ricercato del mondo.

A Modena il tartufo, pregiato ma non rarissimo, cresce naturalmente in molte aree della provincia modenese. In particolari condizioni di terreno, che corrispondono in gran parte delle aree alluvionali nelle vicinanza dei corsi d’acqua, e in presenza di pianti “ospiti” il micelio del tartufo cresce e matura sia in boschi di pianura che di collina e montagna.

La raccolta è libera nei boschi e nei terreni non coltivati, mentre ovviamente non lo è nelle tartufai controllate che in provincia sono tre: due a Montefiorino e una a Marano.

E’ in corso un progetto, promosso dalla Provincia in convenzione con l’Università di Bologna (Centro di Micologia del dipartimento di Protezione e valorizzazione agroalimentare), per realizzare la cartografia delle zone di produzione dei tartufi.