Serrande alzate in media 1,4 giorni in più per i negozi italiani ma non basta: i consumi calano in agosto dell’1,9%, mettendo a segno la seconda variazione negativa consecutiva (-0,3% in luglio) e la terza nel corso dei primi otto mesi dell’anno. A soffrire, in base ai dati diffusi dall’Istat, è sia la grande distribuzione che le piccole botteghe sotto casa: per la prima volta almeno dal 2001, infatti, la grande distribuzione realizza una performance decisamente più negativa delle imprese operanti su piccole superfici, che perdono l’1,5% contro il -2,4% della grande distribuzione.


In agosto il numero medio dei giorni di apertura dichiarati dalle imprese al dettaglio, precisano i tecnici dell’Istituto di Statistica, è risultato pari a 23,7: gli esercizi della grande distribuzione sono rimasti aperti in media per 26,5 giorni e le imprese operanti su piccole superfici per 21,8 giorni. Rispetto ad agosto 2003 le imprese della grande distribuzione sono rimaste aperte al pubblico mediamente 3,2 giorni in più, mentre le imprese operanti su piccole superfici sono rimaste aperte al pubblico mediamente 0,2 giorni in più.

Pur restando aperte un numero superiore di giorni, sia le botteghe che la distribuzione organizzata hanno registrato un calo delle vendite al dettaglio, rispettivamente pari al -1,5% e al -2,4%. In particolare, la grande distribuzione ha visto scendere del 3,4% le vendite al dettaglio di prodotti alimentari (+1,4% nei primi otto mesi), mentre ha registrato un incremento del 2,1% nelle vendite di non alimentari.
Per le imprese operanti su piccole superfici, invece, la flessione ha riguardato sia gli alimentari (-3,1%) sia i non alimentari (-1,2%).

Analizzando l’andamento delle vendite per dimensioni di imprese si nota come le aziende fra 10 e 19 dipendenti siano quelle che in agosto hanno registrato la performance peggiore (-4,7%). Seguono quelle da 6 a 9 addetti (-3,2%) e le piccole imprese (-2,1%).

(Fonte: Ansa)