Migliora la situazione meteo in
Emilia-Romagna, dopo i forti temporali che si sono abbattuti in
particolare nella notte tra sabato e domenica, provocando alcune
frane e l’ingrossamento dei fiumi.

La Protezione civile regionale prevede precipitazioni residue
nel pomeriggio sul crinale appenninico centro-occidentale,
nell’ordine dei 15-20 millimetri, mentre la scorsa notte sono
caduti ancora 20-25 mm di pioggia nel reggiano, nel modenese e
nel bolognese. La perturbazione si dovrebbe poi spostare verso
il Piemonte, e nelle 48 ore successive potrebbe interessare
nuovamente i livelli del Po, per una piena che i tecnici
prevedono comunque ‘diluita’.

I fiumi sono rientrati entro i livelli di guardia, compreso
il Reno, che ieri aveva provocato qualche preoccupazione alla
periferia di Bologna per l’improvviso ingrossamento che aveva
costretto all’evacuazione un centinaio di nomadi romeni che
alloggiano in baracche di fortuna sul greto. L’unico intervento
in atto riguarda la zona di Cavezzo, nel modenese, dove alcuni
tronchi trasportati dalla piena e incastrati nel letto del
Secchia potrebbero provocare problemi nel caso di un nuovo
innalzamento dei livelli; tecnici della Provincia e dell’Aipo
stanno valutando come rimuovere gli ostacoli.

Sta rientrando gradualmente nella normalità anche la
situazione delle strade. La provinciale Bidentina, l’ex statale
che collega Forlì a Santa Sofia, chiusa a causa di un cedimento
del terreno, è stata riaperta al traffico nella serata di ieri.
Ancora interrotta invece la provinciale 56 nel territorio di
Granaglione, sull’Appennino bolognese; la riapertura si prevede
entro domani mattina. Difficoltà alla circolazione sono
segnalate anche su alcune strade comunali.


Rimangono decisamente sopra la media stagionale le
temperature, con valori registrati dall’Arpa attorno ai 21-22
gradi.