Per la prima volta l’Italia
non trionfa alle Olimpiadi internazionali dei formaggi, eppure
delle otto medaglie italiane ben due sono dedicate al Parmigiano
Reggiano. La spedizione emiliana è
reduce dall’ultimo concorso mondiale riservato ai formaggi di
montagna, conclusosi ieri ad Appenzell, in Svizzera.

Se il Parmigiano Reggiano del Caseificio ‘Santa Rita’ di
Serramazzoni ha vinto l’oro, l’argento se l’é
aggiudicato l’equipe mista reggiana e parmense composta dai
caseifici di Bismantova (Castelnovo né Monti), presieduta da
Gian Battista Favali; Cavola (Toano), presieduta da Domenico
Gariselli; Fiori (Vetto) di Pier Paolo Fiori; La Villa (Neviano
degli Arduini) di Carlo e Roberto Carburi; Maro (Castelnovo
Monti), presieduta da Mano Valentini; San Giorgio (Casina),
presieduta da Marcello Chiesi; Selvapiana (Canossa), presieduta
da Sergio Carapezzi.

La squadra italiana che si è aggiudicata l’argento è stata
premiata con un ‘gustosissimo’ campione prodotto dalla latteria
cooperativa Casale di Bismantova, rappresentata da Gian Battista
Favali e realizzato due anni fa dal mastro casaro Danilo Rossi e
dai suoi garzoni. Buon latte che premia il lavoro dei 12 soci
conferenti e trasformato al cospetto della Pietra di Bismantova.


Il concorso, aperto dal presidente della confederazione elvetica
Joseph Deiss, ha visto in gara 430 formaggi provenienti anche da
Messico, Giappone ed Etiopia.