Il 50% del territorio italiano soffre di rischio idrogeologico cronico e il 45,3% dei comuni (3.671) è classificato con livello di attenzione elevato: è l’Italia delle frane e delle alluvioni in cui un comune su 3 svolge un lavoro negativo di mitigazione delle alluvioni e delle frane e il 67% ha abitazioni in aree a rischio.

Il territorio ‘a potenziale rischio idrogeologico più alto è pari 21.504 km quadrati, di cui 13.760 per frane e 7.744 per alluvioni. Il 7,1% della superficie nazionale per 5.553 comuni, il 68,8% del totale. Nella classifica regionale, la Valle d’Aosta è prima per presenza di aree a rischio potenziale in rapporto all’estensione del territorio (il 20,2% della regione).

Seguono Campania (16,5%), Emilia Romagna (14,5%), Molise (13,8%), Toscana (11,8%) e Piemonte (2.980,7, 11,7%).

Prima dell’estate, il ministero ha stanziato 157 milioni di euro in oltre 130 comuni italiani per interventi di messa in sicurezza idrogeologica: fondi più consistenti per Toscana (29.373.360 euro), Sicilia (18.485.109 euro), Calabria (16.564.746 euro), Lombardia (15.854.245