La maglia ufficiale
di Alex Del Piero sulla bara dell’assessore allo sport di Finale
Emilia Donatello Zoboli, 32 anni, grande tifoso juventino,
quella di Francesco Totti sui feretri della moglie Diana
Baraldini, 30 anni, e della cognata Claudia Baraldini, 36 anni,
appassionate supporter romaniste.

Hanno avuto un momento di
ricordo anche in chiave calcistica i funerali, celebrati nel
pomeriggio nel Duomo di Finale gremito di amici e concittadini,
dei tre componenti della famiglia modenese morti venerdì scorso
nel disastro ferroviario di Crevalcore. Sulla bara di Zoboli
anche un pallone con il simbolo della Juventus e le maglie della
Massese e del Modena, dove il giovane assessore aveva militato
(con i gialloblù, in particolare, aveva fatto parte della
formazione delle giovanili).
Alla cerimonia funebre, concelebrata da una decina di
sacerdoti, con il parroco don Ettore Rovatti e don Oscar Bin,
che ha tenuto l’omelia, hanno partecipato tra gli altri il
presidente della Regione Emilia-Romagna Vasco Errani, il sindaco
di Modena Giorgio Pighi e il presidente del Consiglio comunale
Ennio Cottafavi, il sindaco di Finale Emilia Raimondo Soragni e
la Giunta. E ancora, rappresentanti di Trenitalia, delle
associazioni di volontariato, della Protezione civile e della
Croce Rossa, il comandante dei vigili del fuoco di Modena
Giuseppe Lo Presti e il dirigente regionale Gabriele Golinelli,
che hanno seguito e coordinato in prima persona (con il
comandante bolognese Timoteo Litterio) le lunghe e delicate
operazioni di soccorso e di rimozione dei rottami sul luogo
della sciagura. Presenti anche i gonfaloni comunali e della
Regione.
Un amico di Zoboli – che accanto all’impegno politico viveva
quello professionale di avvocato – ha letto una poesia scritta a
quattro mani con Donatello, semplicemente ‘Dona’ per gli amici,
che parla di eroi, miti e leggende che rimangono nel tempo,
mentre la sorella di Davide Monari, marito di Claudia Baraldini,
si è rivolta alla cognata scomparsa parlandole come una
sorella: “Non sei sola, ma con la tua famiglia, e non saranno
soli i tuoi bambini (di 7 e 10 anni, ndr). Ci saremo noi, forti
come volevi tu, perché ci hai insegnato che la vita è bella”.
Anche il sindaco di Finale Emilia ha portato la propria
testimonianza di amministratore e di amico: “Sapevi aggregare i
giovani e vedevi sempre il lato positivo delle cose”, ha detto
durante la cerimonia funebre, ricordando la voglia di vivere, il
dinamismo, il sorriso del collega di Giunta.

Le bare dei tre finalesi – che ora riposano nel cimitero
cittadino – erano state accolte ieri pomeriggio in Duomo,
provenienti dall’obitorio della Certosa di Bologna, e sono state
vegliate per tutta la notte fino ai funerali, celebrati in
concomitanza con il lutto cittadino. Donatello Zoboli, la moglie
e la cognata venerdì erano saliti sull’interregionale a San
Felice sul Panaro, pochi minuti prima dello schianto che ha
provocato 17 vittime, e si stavano recando a Roma per
partecipare a un battesimo: avevano scelto di viaggiare in treno
a causa della fitta nebbia che venerdì gravava sulla Bassa e su
gran parte della regione.