Quali sono il valore e il ruolo del corpo nel rapporto tra africani e occidentali? E’ questo il tema che intende esplorare la conferenza ‘Il corpo nella comunicazione interculturale’ che, questo pomeriggio alle 17.30, apre i lavori di Farafinà, il Festival sulla cultura africana organizzato dall’Associazione Ivoriana e dal Comune di Modena.

L’incontro si tiene nell’Aula Magna del Dipartimento di Scienze della Cultura e del Linguaggio (largo S.Eufemia 19); è condotto da Dino Cutolo, ricercatore dell’Università di Siena che studia gli Anno della Costa D’Avorio e Oyié Henri Olama (Camerun), laureato in Filosofia, artista e coordinatore del Gruppo musicale Trio Minlan.
Intanto alla Tenda (viale Molza) il programma musicale inizia alle 16 con la musica Blaq di D&J Miss Take; alle 16,45 sarà proiettato il cortometraggio “Il bosco sacro” di Mohammed Soudani, Costa d’Avorio, 1989, colore, versione originale italiano.
Alle 17,30 si continua con la lettura di poesie e testi poesie di Jean Marc Njinkeu Kouakam (Camerun) sull’Apartheid e dopo-Apartheid, condotta da Jean-Pierre Piessou alla presenza dell’autore con accompagnamento musicale live di Pino Dieni.
Alle 19,30 Farafinà Cinema continua con “Pieces d’identitees” di Mweze Ngangura, Congo ‘98, versione originale francese con sottotitoli in italiano.
La serata si conclude con il concerto di rock psichedelico de Le Fatine (Vicenza) alle 21,30, per finire, dalle 23, con la musica musica ska de Le Tremende. Al Cinema Truffaut (via degli Adelardi 4), invece, va in onda, alle 20.30, “Waloo Fendo” di Mohammed Soudani (Là dove la terra gela), Algeria/Svizzera ‘97, colore, durata 63 min, versione originale wolof/pulaar, con sottotitoli in italiano.
Seguirà, alle 22,30 “Faat-Kine” di Sembene Ousmane, Senegal 2000, durata 120 min., versione originale francese e wolof con sottotitoli in italiano. Ricordiamo che per assistere alle proiezioni cinematografiche del Truffaut occorre essere in possesso della tessera di soci.