Circa 230 milioni di euro. A tanto ammonta la spesa sociale che viene erogata annualmente in provincia di Modena da Comuni, Unità sanitarie locali, Provincia e Ipab. Il dato, riferito al 2004, lo si trova nel rapporto che la Provincia ha messo a punto e presentato ieri alla conferenza per l’avvio dei piani sociali di zona 2005/2007.


L’area di intervento che impegna più risorse è quella degli anziani con 97 milioni di euro seguita nell’ordine da quella per l’infanzia e l’adolescenza con 50 milioni, dei disabili con 33 milioni, della famiglia con 17 milioni. Tredici milioni di euro sono destinati alle azioni contro la povertà e l’esclusione sociale, dieci all’area delle dipendenze e quattro a quella dell’immigrazione.

La conferenza, aperta dal presidente della Provincia Emilio Sabattini, è servita a fare il punto sulle innovazioni introdotte dalla legge regionale di riforma del welfare. Il piano di zona è lo strumento attraverso il quale si programma e si realizza il sistema integrato dei servizi e delle politiche sociali a livello locale ed ha una valenza triennale. Va ricordato che il territorio provinciale è suddiviso in sette “zone sociali” che coincidono con i distretti sanitari: Modena, Carpi, Sassuolo, Mirandola, Pavullo, Vignola, Castelfranco Emilia. La riunione è stata la prima tappa di un percorso per la definizione delle linee dei piani sociali che dovranno essere approvati entro l’estate. Oltre alle indicazioni strategiche per il prossimo triennio dovranno essere definiti i contenuti del piano attuativo del 2005. Ogni zona dovrà fissare obiettivi, priorità, strumenti, mezzi, organizzazione dei servizi, destinazione di risorse e requisiti di qualità.

Rispetto alla sperimentazione del precedente triennio c’è la novità che, sia nella fase progettuale che attuativa, nei singoli territori oltre agli enti locali e alle Azienda sanitarie, dovranno essere coinvolti anche altri soggetti del terzo settore, come le associazioni di volontariato, i sindacati e le cooperative sociali. Per l’assessore provinciale alle Politiche sociali Maurizio Guaitoli “è positivo il giudizio sulla fase di sperimentazione dei piani di zona per qualità degli interventi e quantità di risorse impegnate. Con la pianificazione 2005-2007 si qualificherà ulteriormente la spesa a favore dei cittadini in termini di nuovi servizi ed integrazione tra il sociale e il sanitario al fine – ha aggiunto – di offrire agli utenti uno standard di qualità europeo che guardi alle esperienze più avanzate del nord Europa pur in un quadro economico di risorse immutate”.