”Il nostro cavallo di razza, quello più potente, è il turismo: rappresenta infatti uno degli elementi più importanti dell’economia e del saper vivere emiliano romagnolo. Anzi, se esiste una università del turismo, è sicuramente in Emilia Romagna”: lo ha detto il presidente della Regione Emilia Romagna, Vasco Errani, all’incontro ”1, 100, 1000 cavalli”, organizzato dalla regione Emilia Romagna alla Bit.


All’incontro hanno partecipato anche l’allenatore del Milan, Carlo Ancelotti, il campione mondiale di motociclismo nella classe 125, Andrea Dovizioso, il direttore sportivo della Ferrari, Stefano Domenicali e il direttore Progetto Ducati Moto Gp, Livio Suppo.

”Non sono d’accordo con gli atteggiamenti distruttivi o i bombardamenti sul nostro turismo – ha spiegato Errani -. I problemi esistono, ma vogliamo affrontarli seriamente. In Italia il turismo può rappresentare la grande risposta alle difficoltà che si stanno vivendo. Serve però un progetto nazionale. Noi come Regione Emilia Romagna ci mettiamo a disposizione: se qualcuno si vuole fare avanti siamo pronti”.

Il presidente Errani ha voluto portare come esempio la Ferrari, azienda operante nel suo territorio: ”bisogna portare il made in Italy sui nuovi mercati, andare a testa alta nel mondo sapendo di poter esportare le nostre irripetibili particolarità, come la Ferrari: i tifosi devono sapere che questa vettura vincente non sarebbe mai nata e non sarebbe stata così forte in nessuna altra parte del mondo”.

Proprio il direttore sportivo dell’azienda di Maranello, Stefano Domenicali, ha voluto elogiare la terra emiliana. ”Permette di mettere insieme passione, tecnologia e ricerca – ha detto -. Anche noi cerchiamo di costruire un percorso che avvicini i tifosi di tutto il mondo a Modena. E da qui, poi a tutta l’Emilia Romagna, attraverso un effetto domino che punta sulla territorialità”.

L’Emilia Romagna è terra di cavalli non solo motoristici. L’allenatore del Milan, Carlo Ancelotti, e’ un grande appassionato di cavalli, che spesso utilizza per rilassarsi in passeggiata. ”Andare a cavallo sulle colline di casa mia, tra Parma e Reggio Emilia, rappresenta il modo migliore per rilassarmi e staccare dalla routine – ha detto -.Io vivo da pendolare, perchè ho bisogno di tornare a casa, dove sto bene. L’Emilia Romagna è una terra di contrasti che esaltano la molteplicità della sua offerta: c’è il mare, ma anche la collina, l’arte e una cultura gastronomica unica”.
Tornando ai motori, grande importanza hanno anche le moto, soprattutto in Romagna. ”Rappresentiamo una realtà particolare nel panorama motoristico mondiale – ha detto Livio Suppo, responsabile del progetto Moto Gp Ducati, scuderia che nella stagione alle porte avrà il logo dell’Emilia Romagna -.
Contrapponiamo le nostre 40 mila moto ai 6milioni prodotte dalla Honda. Ci vuole grande passione per mettere insieme risorse per competere ad alto livello. Le nostre eccellenze vanno esportate, nel nostro piccolo, oltre a Ducati, ci proviamo anche noi portando nei nostri paddock i prodotti tipici della gastronomia emiliano romagnola”.

Molto legato alla sua terra si è dimostrato Andrea Dovizioso, campione del mondo nella 125 e pronto a fare il salto di categoria nella 250 al prossimo mondiale. ”A me sembra che in Emilia Romagna non manchi nulla per i giovani -ha detto -. Alla mia terra devo la grande passione per i motori, si comincia a coltivarla da piccoli, con le mini moto. Anche io ho cominciato così, a sei anni, e ora sono campione del mondo. Ora ho davanti la nuova sfida delle 250, dove lo spagnolo Pedrosa è praticamente imbattibile, ma cercherò di vincere ancora”.