Perchè un petalo di fiore cade per terra? Perchè se lasciamo cadere nel vuoto due sassi, uno più pesante e uno più leggero, entrambi arrivano al suolo nello stesso momento? A queste e altre domande cerca di rispondere la mostra ‘Il mistero della gravità (scoprirsi pesanti, sentirsi leggeri)‘, allestita fino all’11 settembre nel Museo della bilancia di Campogalliano.


Nell’anno internazionale della fisica, viene proposto un percorso interattivo alla scoperta della grande forza che ha modellato l’universo e condiziona ogni giorno la nostra vita. La mostra illustra gli aspetti storici dello studio della gravità, da Aristotele a Newton, spiega come la vita sulla Terra sia strettamente dipendente da questa forza, e chiarisce in che modo nello spazio sia possibile vivere in assenza di gravità.
La rassegna si articola in otto stazioni e un maxischermo, su cui compaiono immagini fornite da telescopi, satelliti e sonde.

Sono poi varie le esperienze interattive che permettono di verificare gli effetti della gravità: due dinamometri giganti, per esempio, consentono di misurare in modo simpatico il peso delle persone, mentre una pallina che cade e il moto del pendolo permettono di misurare l’accelerazione di gravità con semplicità e divertendosi. In una sezione, dedicata a ‘Gravità e leggerezza’, il Parmigiano Reggiano, il formaggio consumato dagli astronauti, fluttua in una navicella attorno alla Terra per dimostrare che in caduta libera i corpi sono praticamente senza peso.

Al termine del percorso, dopo un’entusiasmante sfida a lanciare in alto un missile ad acqua, è possibile misurare la forza di un salto, e provare l’emozione di trovarsi nello spazio, liberi dal peso, scoprendo che muoversi non è cosiì semplice come potrebbe sembrare.
Il 3, 10, 15 e 22 marzo, nell’ambito della mostra, si terranno alcune conversazioni divulgative con fisici e ricercatori.

Info: 059/527133.