L’8 marzo la gardenia, quale simbolo della solidarietà al femminile con i suoi fiori profumati e le foglie lucenti, accanto alla tradizionale mimosa. È la proposta che le 250mila imprenditrici agricole della Coldiretti aderenti a ‘Donne Impresa’, nel giorno dedicato alla donna in tutto il mondo, fanno propria offrendo il massimo sostegno a ‘Fiorincittà’ l’iniziativa dell’AISM (Associazione italiana sclerosi multipla) per la vendita in 2500 piazze italiane sabato 5 e domenica 6 marzo di gardenie della solidarietà.

Ma l’impegno delle donne della Coldiretti va oltre al sostegno per la vendita delle piante e, quando il tempo sarà propizio, trapianteranno una gardenia nel loro terreno o nel loro giardino che crescerà come simbolo della solidarietà femminile e di un 8 marzo che vuole rinnovarsi mettendo nuove solide radici. La scelta delle donne della Coldiretti è indirizzata a restituire a una festa ormai storica il significato più profondo di solidarietà, sottraendola ai riti del consumismo commerciale.

La sclerosi multipla è infatti – rileva la Coldiretti – una malattia che colpisce prevalentemente le donne, ma nelle stesse donne trova una speranza di qualità della vita possibile e di cura futura. Il ricavato della vendita sarà, quindi, destinato anche a sostenere molte donne nella lotta alla sclerosi multipla come ricercatrici, volontarie, infermiere, parenti dei malati.

Apprezzata da Gabriele d’Annunzio, Coco Chanel, Nat King Cole, Billie Holiday e Tamara de Lempicka, simbolo di eleganza e raffinatezza per schiere di eleganti gentiluomini e nobildonne dell’Ottocento e dei primi del Novecento, le bianche gardenie, nel linguaggio dei fiori sono legate a solidarietà, amicizia, sincerità, fedeltà, simpatia, ottimismo e il loro colore candido riporta ai sentimenti più puri e all’attesa di nuove e belle notizie. Di gran moda nell’Ottocento, le gardenie venivano offerte dagli spasimanti alla propria donna del cuore che – ricorda la Coldiretti – le appendeva sull’abito in occasione delle serate mondane o per recarsi a teatro. Profumatissima e simbolo di grazia la gardenia, che oggi entra nelle case come pianta in vaso, per tutta la prima metà del Novecento ha rappresentato l’immagine di uno stile di vita raffinato. Il nome del fiore “gardenia jasminoides” (per via del profumo simile a quello del gelsomino) deriva dal naturalista Alexander Garden.

Oggi la gardenia è inserita nella famiglia delle Rubiaceae, con più di 250 specie arbustive o arboree, sempreverdi o semisempreverdi, molte delle quali appannaggio dei climi tropicali. La specie oggi più ampiamente coltivata è la Gardenia augusta. Il momento ideale per comprare una gardenia – ricorda la Coldiretti – è l’inizio della primavera.