C’è l’azienda del settore tecnologico che ha potuto consentire ad alcune dipendenti del settore amministrativo il telelavoro; la piccola impresa della moda che ha attuato particolari forme di flessibilità per le stiliste con bimbi piccoli; la cooperativa che ha realizzato corsi di formazione per il reinserimento delle dipendenti al termine della maternità.

Sono solo alcuni esempi dei progetti in alcuni casi finanziati con la legge sulla conciliazione che saranno al centro del convegno in programma domani a Modena “Verso quale conciliazione?”, ore 10, ridotto del Teatro comunale, via Goldoni, organizzato nell’ambito del calendario di appuntamenti promosso da Provincia e Comune di Modena con lo slogan “L’altra metà del tempo”.

“L’obiettivo – sottolinea l’assessore provinciale alle Pari opportunità Morena Diazzi – è quello di migliorare la qualità della vita di donne e uomini attraverso un insieme di azioni che fanno riferimento a un nuovo benessere organizzativo rispetto al lavoro, a nuove misure di welfare che integrino l’offerta dei servizi esistenti e soprattutto a un’ampia “condivisione culturale” che coinvolga uomini e donne per realizzare un modello di società più vicina alle esigenze delle persone e della famiglia”.

Il convegno, organizzato in collaborazione con le Consigliere di Parità della Provincia di Modena, intende proprio approfondire le possibilità di utilizzo di strumenti che rendano maggiormente conciliabile il lavoro con i carichi familiari visto che “le donne lavoratrici – osserva la Consigliera di parità Isa Ferraguti – si trovano spesso a dover rinunciare al posto di lavoro al rientro dalla maternità in quanto l’organizzazione dell’azienda e quella familiare sono spesso troppo rigide rispetto alle esigenze di conciliazione”. Dal convegno, quindi, che prevede un confronto tra realtà italiane ed europee e un approfondimento delle azioni positive realizzate, delle reti locali e delle metodologie sviluppate, nasce anche l’esigenza “di dare vita a un tavolo di lavoro permanente con i diversi soggetti coinvolti che sia in grado di elaborare e di sperimentare un insieme ampio di misure di conciliazione” annuncia l’assessore comunale alle Pari opportunità Simona Arletti.

Al convegno partecipano anche rappresentanti di aziende e associazioni di categoria per una vera e propria vetrina delle buone prassi con esposizione di casi aziendali nazionali e locali. Il tema centrale e l’impatto sul lavoro e sull’organizzazione delle imprese di politiche conciliative. Le conclusioni sono affidate a Fabrizio Righi, assessore provinciale al Lavoro.