Il Prodotto interno lordo nel 2004 è salito dell’1,2% secondo i calcoli Istat, contro lo 0,3% dello scorso anno: esattamente quanto indicavano le stime ufficiali del governo. In base agli ultimi dati resterà al 3% il rapporto tra deficit e Pil, che l’anno prima si era fermato al 2,9%. Per la quota debito/Pil, siamo invece al 105,8%. Il valore del Pil ha toccato nel 2004 quota 1.351.328 milioni di euro.


L’aumento del Pil in valore assoluto è stato del 3,9% rispetto al 2003 e la crescita in termini reali è stata dello 0,9% per i consumi finali nazionali (più 1% la spesa delle famiglie residenti, più 0,6% la spesa delle amministrazioni pubbliche, più 3,2% la spesa delle istituzioni sociali private) e del 2,1% per gli investimenti fissi lordi.

L’aumento complessivo delle esportazioni di beni e servizi è stato del 3,2%. I consumi privati interni sono invece cresciuti dell’1,2%. Gli acquisti all’estero dei residenti, secondo l’Istat, hanno fatto registrare una diminuzione del 6,8% mentre le spese sul territorio italiano effettuate da non residenti sono cresciute dell’1%.

L’aumento del 2,1% degli investimenti fissi lordi, spiegano all’istituto di statistica, è dovuto all’andamento positivo degli investimenti in costruzioni (più 3,1%) e degli acquisti di macchinari (più 2,7%). Giù gli investimenti in mezzi di trasporto (meno 2,9%).

Dal punto di vista della formazione del prodotto, “comparti più dinamici in termini reali” rende noto ancora l’Istat “sono stati l’agricoltura (10,8%), le costruzioni (2,7%); il valore aggiunto dei servizi è cresciuto dell’1,2%, mentre per l’industria si registra una sostanziale stazionarietà”.

Contributi positivi alla crescita del Pil derivano dalla domanda nazionale al netto delle scorte e degli oggetti di valore (più 1,1%) e dalla domanda estera netta (0,2%), mentre la variazione delle scorte degli oggetti di valore ha sottratto lo 0,1% alla crescita.

L’occupazione, espressa in termini di unità di lavoro al netto della Cig, lo scorso anno è aumentata dello 0,8% (più 0,5% per i dipendenti, più 1,5% per i lavoratori indipendenti). Dal punto di vista settoriale è diminuita l’occupazione nell’industria mentre è aumentata nel settore delle costruzioni, dei servizi e nell’agricoltura. I redditi da lavoro dipendente sono aumentati del 3,4% e le retribuzioni lorde del 3,5%.

L’Istat ha rivisto anche le stime del Pil per il 2003 e il 2002, che tuttavia non presenta cambiamenti rispetto ai dati già noti: nel 2003 il Pil è cresciuto dello 0,3% e nel 2002 dello 0,4%.

Il dato del Pil 2004, spiegano infine all’Istat, non è corretto per i giorni lavorativi (come normalmente avviene nel dato annuale); nel 2004 ci sono stati cinque giorni lavorativi in più rispetto al 2003.

(Fonte: Tgfin)