Continua a crescere in Europa la quota delle vetture diesel, che all’inizio del 2005, ha superato il 50%, mentre nel 2004 era arrivata al 48,24%. Come mostra la tabella, rispetto al 2001 l’incremento nel 2004 è stato di oltre 12 punti e vi sono le condizioni perché l’avanzata del diesel continui. Tra l’altro, nel 2004 la quota del diesel è cresciuta in tutti i 18 mercati dell’Europa Occidentale, tranne che in quello austriaco dove si consolida sul 71%.

La corsa al diesel è particolarmente forte anche in Italia. Dal 2001 al 2004 la quota è salita di quasi 22 punti, arrivando a toccare il 58,34% nello scorso anno ed anche questo valore è stato superato nel primo bimestre del 2005 in cui le immatricolazioni di vetture diesel hanno toccato il 60,77% del totale.

Secondo Augusto Abbarchi, Direttore Commerciale di LeasePlan Italia, la tendenza alla crescita dell’incidenza del diesel in Italia è destinata a proseguire anche nei prossimi anni nonostante i recenti rincari del prezzo del gasolio. Abbarchi parla da un osservatorio particolarmente qualificato perché LeasePlan Italia fa parte del più importante gruppo mondiale del settore del noleggio e della gestione di parchi auto con una flotta di oltre un milione di veicoli in 26 paesi. “Gli elementi che fanno prevedere un’ulteriore forte crescita dell’impiego dei motori diesel nelle autovetture sono molti – continua Abbarchi -. Nello scorso anno la quota del diesel nelle auto che abbiamo fornito ai nostri clienti italiani del noleggio a lungo termine è arrivata al 95,57%. Come è noto, il noleggio a lungo termine riguarda soprattutto le auto delle aziende, che spesso anticipano nelle loro scelte tendenze che poi si diffonderanno tra il pubblico. Si può quindi ritenere che la quota del diesel sia destinata a crescere ancora anche negli acquisti degli automobilisti privati, come d’altra parte sta avvenendo in tutti i paesi d’Europa”.

Le motivazioni principali del crescente orientamento della domanda verso il diesel sono essenzialmente di carattere tecnico. Il diesel di ultima generazione consente infatti prestazioni assolutamente comparabili con quelli ottenibili con i motori a benzina e, in determinate condizioni di impiego, anche superiori. Alle motivazioni tecniche si sommano quelle ecologiche. I motori diesel hanno infatti consumi unitari più bassi di quelli a benzina e ciò è molto importante per l’ambiente perché i tassi di inquinamento sono strettamente legati ai consumi. Alla valenza tecnica ed ecologica del diesel si aggiunge poi quella economica. Mediamente con un litro di carburante un’auto diesel ha una percorrenza superiore del 30-40% a quella di un’auto a benzina e a ciò si aggiunge che il gasolio costa meno della benzina.

Secondo gli ultimi dati resi noti dal Ministero delle Attività Produttive, attualmente in Italia il gasolio costa 11,3 centesimi in meno della benzina. Recentemente i prezzi alla pompa del gasolio sono aumentati più di quelli della benzina ma la convenienza ad acquistare auto diesel rimane.