La vita e le opere di papa Wojtyla raccontata attraverso le figurine, un album di 400 stickers in edicola da domani per iniziativa dell’editore, la Prominter Entertainment di Modena, che dopo aver rivoluzionato il mercato, con una crescita aziendale da brivido, è convinto di poter dare nuove prospettive al suo particolare mezzo di informazione, allargandone il target non più solo agli adolescenti e uscendo dal tradizionale mondo dello sport o dei fumetti.


Una sfida delicata, quella voluta dal presidente della Prominter, Franco Galantini, col suo socio Roberto Melotti, fondatori nel 1986 di un’impresa di promozione che ha curato il sostegno alla vendita dei prodotti di primarie aziende e che nel 2002, ”stanca di lavorare per gli altri, ha deciso di agire in proprio e di entrare in un mercato che aveva due sole aziende nel mondo, la Panini, modenese come noi, e la multinazionale americana Tops”.

Una storia che con 12 dipendenti e 4 milioni di euro del 2002 è salita nel primo anno di produzione di figurine, il 2003, a 21 milioni, poi a 30, quindi ai 45 previsti per l’anno in corso solo in Italia, dove ha già conquistato il 53% del mercato. Un successo che contrasta con le difficoltà del settore e che dà coraggio a Galantini: ”Premetto che sono cattolico e che ci abbiamo pensato bene prima di creare questa particolare collezione su un tema così delicato e impegnativo, la vita di Giovanni Paolo II, il Grande Papa. La ‘mission’ del nostro settore è ‘stare sul pezzo’ al momento giusto. Per tanti, per tutti, anche per gli edicolanti, nell’immaginario collettivo insomma, le figurine sono roba da bambini. Per me invece sono un mezzo di comunicazione in grado di trattare temi complessi. Prominter vuole dimostrare a tutti come questo sia un ‘media’ con cui sia più facile arrivare ai ragazzi, già così vicini al Papa”.

L’idea nasce dal successo di altre collezioni, come ‘Elisa di Rivombrosa’, dallo sceneggiato televisivo, le cui figurine sono state acquistate dalle mamme, non dai figli, o di una ‘Mamma per amica’, in voga tra i 18 e i 20 anni. Insomma, la vecchia figurina delle trattative da cortile (”mi manca”, ”ce l’ho”, ”scambio un Rivera con un Mazzola”) di qualche decennio fa – quando era la Panini a spadroneggiare e i bambini imparavano così a conoscere i calciatori, i ciclisti e anche la storia e la geografia – si evolve. Diventa strumento di divulgazione di temi complessi e non è un caso se dei 400 stickers 300 sono fotografie e 100 sono figurine scritte, didascalie per raccontare la storia e la vita di uno straordinario pontefice.

Da domani la vendita nel nord Italia al prezzo di 2,95 euro per l’album e di 50 centesimi per ogni bustina da sei stickers. A seguire il resto di Italia, sulla quale ci sarà la maggiore diffusione, e poi le collezioni in polacco, inglese, francese e spagnolo. Per realizzare la collezione, la Prominter ha firmato un contratto di esclusiva col Vaticano per quel tipo di materiale e per alcuni paesi, per una cifra tenuta riservata.
Le foto, ha spiegato il presidente, riguardano l’infanzia e la giovinezza di Karol Wojtyla, il suo percorso di lavoratore e di seminarista, la carriera ecclesiastica fino al suo grande papato. Solo quattro foto sono legate alla sua morte e l’ultima didascalia è anche l’ultima frase pubblica del pontefice dal suo letto di morte, quando disse che i suoi pensieri erano rivolti ai giovani che sotto la sua finestra in piazza San Pietro piangevano e pregavano per lui.
Un fatto che ha confermato fino all’ultimo, secondo l’editore, quello stupore per lo straordinario consenso che il Papa aveva ricevuto in tutto il mondo anche tra i ragazzi. Cui le figurine potranno spiegare, nelle intenzioni della Prominter, molto di quello che Giovanni Paolo II ha rappresentato.