L’Ausl di Modena ‘comprende’ – in una nota – il timore che i sindacati hanno espresso circa un organico sottodimensionato di 350 infermieri rispetto alle previsioni aziendali ‘e ne apprezza le intenzioni propositive’, ma ritiene ‘utile’ sottolineare che la direzione aziendale ‘sta procedendo nel pieno rispetto dei tempi e dei modi definiti dalla programmazione’.


L’Ausl rileva poi ‘con soddisfazione che le organizzazioni sindacali riconoscono l’adeguatezza numerica della proposta aziendale’ e precisa il pianodi reclutamento che ‘prevede due distinte fasi.
-La prima, relativa all’anno 2005 – prosegue la nota – comporta l’assunzione di circa 130 unità, necessarie per affrontare le immediate, improcrastinabili esigenze del nuovo ospedale di Modena. Per queste, l’Azienda è nelle condizioni di garantire l’effettiva assunzione in tempi utili.
-La seconda fase, quella a regime, relativa all’anno 2006, prevede il completamento degli organici: per assicurare la realizzazione di entrambe le fasi l’Azienda sta lavorando congiuntamente alla Regione’.

Inoltre la Finanziaria ‘pone dei limiti di compatibilità economica – prosegue la nota – obbligando le Aziende Sanitarie a realizzare un consistente calo del costo complessivo del personale (-0,7%) nell’anno 2005 rispetto al costo consuntivo dell’anno 2004 e, comunque, limitazioni ad un aumento non autorizzato delle dotazioni organiche’.

L’Ausl ribadisce poi che ‘l’apertura del nuovo ospedale di Modena non determinerà alcuna ricaduta negativa sugli altri ospedali’ e che ‘le richieste incrementali di organico sono state formulate alla Regione proprio allo scopo di non generare alcuna ripercussione negativa sulla rete ospedaliera provinciale e con l’intento di mantenere il buon livello di copertura degli organici raggiunto negli ultimi anni’.