A fine maggio i dipendenti del
Comune di Bologna il cui rapporto di lavoro e’ regolato dal contratto della funzione pubblica non troveranno in busta paga un salario di produttivita’ identico a quello che avevano trovato l’anno scorso, ma solo il 70% della cifra del 2004: tradotto in soldoni, in media 4.000 dipendenti riceveranno 400 euro in meno.

E’ questa ”la goccia che ha fatto traboccare il vaso” e che ha spinto Cgil-Fp, Cisl-Fps e Uil-Flp a proclamare lo stato di agitazione per i dipendenti comunali, convocati per il 2 maggio in assemblea per valutare le iniziative da intraprendere per proseguire la vertenza.

A dirlo sono stati i sindacati in una conferenza convocata alla Camera del lavoro di Bologna. Conferenza dove i rappresentanti dei lavoratori hanno denunciato come, a quasi un anno dall’insediamento della Giunta di Sergio Cofferati, ci sia una ”profonda crisi nelle relazioni sindacali”.