Avevano ammassato in un capannone cumuli di pacchi di rifiuti sanitari imballati, fra cui anche rifiuti infetti e altri rifiuti pericolosi, risalenti in alcuni casi a due anni fa, quando l’autorizzazione per questo tipo di rifiuti prevede debbano essere smaltiti entro 10 giorni dal ricevimento.

E’ questo lo scenario che si presentato nei giorni agli addetti dell’Arpa durante un controllo in una ditta di Carpi, autorizzata al deposito preliminare di rifiuti pericolosi e non pericolosi di origine sanitaria.

Il sopralluogo, avvenuto su richiesta della Provincia di Modena, ha portato all’immediato sequestro del capannone da parte degli ufficiali di polizia giudiziaria dell’Arpa; è stata inviata, inoltre, un’informativa di reato alla magistratura che ha convalidato il sequestro.

Esaminati i verbali del sopralluogo, la Provincia deciderà eventuali sanzioni amministrative fino a valutare il provvedimento di sospensione dell’attività.

Dal rapporto è emerso anche che sul luogo non era presente nessun addetto della ditta, ma solo persone di altre imprese collegate ed è stata rilevata la totale assenza del registro di carico e scarico dei rifiuti, previsto dalle norme, dove vanno annotati i quantitativi, la provenienza e la data di ricevimento dei rifiuti.

La sede della ditta è risultata essere a Bergamo. I registri, forse custoditi presso la sede legale, sono poi risultati rubati insieme ad un’auto dopo l’ispezione dell’Arpa.