Grandi querce completamente prive di foglie, con la chioma avvolta in tanti ‘bozzoli’ bianchi: è quanto si sta verificando dall’inizio del mese di maggio in molte zone collinari e montane della regione. E’ uno spettacolo insolito, provocato da una straordinaria infestazione di insetti defogliatori delle querce che, numerosissimi, stanno conferendo agli alberi un aspetto ben diverso da quello che normalmente avrebbero in questo periodo.


Questi insetti sono da sempre presenti nei nostri ambienti, anche se è raro assistere ad attacchi così imponenti. C’è però da aspettarsi che il problema si risolva in modo naturale nel giro di alcune settimane, quando le larve cesseranno di nutrirsi delle foglie delle querce per trasformarsi in farfalle.
E’ quanto fa sapere il Servizio fitosanitario regionale, a cui sono arrivate in questi giorni molte segnalazioni da parte di cittadini.

I lepidotteri defogliatori – sottolinea il Servizio fitosanitario in una nota inviata agli Enti locali e alle strutture preposte alla sorveglianza dei territori interessati – non sono pericolosi per la salute umana pertanto vanno evitati i trattamenti indiscriminati alla chioma con insetticidi chimici. In modo particolare, non vanno effettuati interventi nelle aree boschive perché potrebbero interferire con gli equilibri biologici esistenti.
Nel caso di forti attacchi su querce giovani, poste in prossimità di abitazioni, si può ricorrere a trattamenti con formulati microbiologici a base di Bacillus thuringiensis, un prodotto attivo nei confronti delle larve di lepidotteri e innocuo per tutti gli altri organismi, uomo compreso.
Dai controlli effettuati sulle querce infestate e dall’esame delle larve raccolte è stato accertato che sono almeno tre le specie di insetti defogliatori responsabili dei danni visibili sulle piante (Tortrix viridana, Euproctys chrysorrea, Lymantria dispar), anche se non si esclude che possano esserci altre specie coinvolte. Campionamenti ed analisi sono tuttora in corso e consentiranno di avere un quadro più completo delle cause del fenomeno.

Nelle pagine internet del Servizio fitosanitario regionale, Ermes Agricoltura, sono riportate immagini e notizie più dettagliate su questi insetti.