Si svolgerà venerdì 20 e mercoledì 25 maggio dalle ore 14.30 alle 18, presso il parco Albero d’Oro di Sassuolo, il V° torneo Distrettuale ‘Gian Burrasca‘ a cui parteciperanno i G.E.T. dei comuni di Sassuolo, Fiorano, Maranello, Formigine e il C.A.G. di Castellarano.

Il Torneo vede la partecipazione di nove squadre composte dai ragazzi e dalle ragazze iscritti ai vari Gruppi Educativi Territoriali (Get) che si affronteranno in partite di calcetto, pallavolo, ping-pong e bigliardino, competizione riscoperta proprio in questi ultimi anni anche a livello nazionale.

Le squadre in campo saranno: il Gulliver, la Casa nel Parco, il Jonathan per Sassuolo,
il Babele per Fiorano, il Soleluna per Maranello, l’Ora2Games, l’Arca di Noè e l’Arcobaleno per Formigine, con la straordinaria partecipazione del Moby Dick di Castellarano.
Il programma prevede, accanto alla serie di incontri sportivi, anche laboratori di braccialetti, treccine per capelli, tatuaggi e premiazioni per tutti.

La manifestazione, giunta ormai alla sua quinta edizione, è promossa dalle Amministrazioni Comunali nell’ambito della progettazione dei servizi extrascolastici rivolti alla fascia d’età 11-15 anni attraverso il servizio di coordinamento pedagogico distrettuale per le politiche di prevenzione e promozione rivolte agli adolescenti, dall’équipe degli educatori dei G.E.T., dalle Parrocchie e finanziata da Coop Estense.

Questi servizi attivi sul distretto da oltre 10 anni guardano alla promozione di una Cultura dei Ragazzi, dei diritti di cittadinanza e del benessere psico-fisico dei preadolescenti attraverso la realizzazione di interventi finalizzati a migliorare “la qualità della vita, lo sviluppo, la realizzazione individuale e la socializzazione” secondo quanto indicato dalla legge 285/97 “Disposizioni per la promozione dei diritti e delle opportunità per l’infanzia e l’adolescenza”.
Si vogliono così offrire spazi e tempi in cui i ragazzi possano esprimere i propri bisogni e soddisfarne altri, quali il bisogno di riferimenti coerenti, di protagonismo, di riferimenti istituzionali, favorire l’integrazione sociale, aiutare il ragazzo a costruire e gestire relazioni interpersonali, a rispettare le regole dei diversi ambienti di vita, favorire lo sviluppo di rapporti intergenerazionali e promuovere momenti ed occasioni in cui il ragazzo si senta libero di esprimere se stesso attraverso la mediazione dell’educatore.
L’Educatore, è sicuramente una figura professionale centrale del servizio con competenze che gli permettono di entrare e mettere in relazione i vari attori dell’educazione dei ragazzi, scuole, famiglie, istituzioni.
Tra gli strumenti del lavoro le attività sportive struttura permettono al ragazzo l’acquisizione delle regole del gioco di squadra e di modalità relazionali di gruppo improntate sulla fiducia, sulla divisione dei compiti e sul rispetto reciproco, attenuando l’aspetto agonistico e valorizzando quello altruistico e collaborativi.