‘Attacca la sigaretta al chiodo e
ricomincia a respirare’. La Lega italiana per la lotta contro i tumori lancia questo invito a tutti i fumatori, in occasione della ‘Giornata mondiale senza tabacco’ che come tutti gli anni cade domani, 31 maggio.


E quest’anno si registrano importanti passi in avanti contro il fumo, con un consistente calo della vendita di sigarette, intorno al 10%, e un forte aumento delle persone che stanno smettendo di fumare, intorno al 19,4%.


La situazione in Italia e’ migliorata, secondo i numeri di un’indagine della Doxa per conto dell’Istituto Superiore di Sanita’ (ISS) in collaborazione con la Lega tumori. E secondo l’indagine (condotta nel mese di maggio con 3.114 interviste a un campione rappresentativo della popolazione italiana adulta) la tendenza alla diminuzione dei fumatori prosegue, non solo in termini di riduzione del loro numero (25,6% contro il 26,2% del 2004 e il 27,6% del 2003), ma anche in termini di consumo medio di sigarette al giorno, che si attesta su 14 contro le 17 del 2002.

Il 90% degli italiani e’ favorevole al divieto di fumare nei locali pubblici e l’87% e’ d’accordo con il divieto di fumare nei luoghi di lavoro, contro le aspettative di molti al momento dell’entrata in vigore della legge Sirchia. Divieti che, peraltro, vengono rispettati, il primo secondo l’87,3% del campione, l’altro secondo il 69,1%.

Vi e’ invece un comportamento forse contraddittorio indotto dalle scritte negative sui pacchetti di sigarette: ad esempio, l’83% ricorda quella secondo cui ‘il fumo uccide’ e ne e’ colpito, ma solo il 12,2% dice che in seguito a essa ha ridotto il numero di sigarette fumate, mentre l’87,8% non lo ha fatto.
C’e’ da dire che nel 2004 era stato il 9,6% ad aver ridotto il numero di sigarette.