E’ stato presentato a Bologna il ‘Rapporto sul sistema agroalimentare dell’Emilia-Romagna’, la fotografia annuale del sistema agricolo e agroalimentare regionale riferita allo scorso anno.

Il Rapporto delinea il profilo del settore analizzando gli scenari produttivi e di mercato, le conseguenze sui redditi delle aziende agricole e sull’occupazione, gli scambi con l’estero e l’evoluzione dei consumi alimentari.

E dalla lettura dei dati emerge il calo del valore della produzione lorda vendibile, pari a 3.691 milioni di euro nel 2004.
Nonostante l’ottima annata delle produzioni vegetali (+ 28%), non c’è stato un corrispondente aumento della redditività e dei ricavi per le aziende agricole a causa della forte riduzione dei prezzi alla produzione. Anche l’aumento delle spese come affitti, mangimi e in particolare il carburante, hanno condizionato negativamente la redditività delle imprese (il cui dato stimato su un campione si aggira su -9,5%), che nonostante ciò continuano a ricorrere in modo consistente al credito agrario (+ 4,6 negli ultimi cinque anni).
Bene invece gli scambi con l’estero di prodotti agro-alimentari della regione: le esportazioni raggiungono i 2.988 milioni di euro pari ad un incremento del 3,6%.

La crisi economica porta le famiglie a spendere meno di un tempo per mettersi a tavola ed è infatti scarso rispetto al passato l’aumento dei consumi alimentari (+ 1,9%).
Cala il numero degli occupati nel settore, mentre prosegue la tendenza all’aumento delle dimensioni delle aziende agricole, che diminuiscono invece nel numero.
E aumenta infine la ricettività del turismo in campagna: 10% in più per gli agriturismi.
Il Rapporto è promosso dall´assessorato regionale all’Agricoltura e da Unioncamere Emilia-Romagna, è curato da Renato Pieri dell’Università Cattolica di Piacenza e da Roberto Fanfani dell’Università di Bologna.