Il Comitato Impresa Donna della CNA Emilia Romagna (che associa 25.241 donne tra titolari, legali rappresentanti, socie e collaboratrici d’impresa, pari al 24% del totale associati), con l’obiettivo di favorire rapporti sempre più stretti col mondo della scuola e dell’università, ha istituito un Bando di concorso per tesi di laurea sull’imprenditoria femminile.

Una scelta non casuale, quella della CNA: in Emilia Romagna, infatti, 1 impresa su 4 è in mano alle donne. Fenomeno in grande espansione, che – come illustrato dalla presidente del Comitato Lucilla Pieralli – sta caratterizzando il panorama imprenditoriale della regione, la ‘femminilizzazione’ nella gestione d’impresa registra un costante trend di crescita negli ultimi anni.

Sul totale dei lavoratori indipendenti, maschi e femmine, pari a 709.849 unità, le imprenditrici rappresentano ben il 25,9% pari a 184.130 unità, percentuale superiore a quella nazionale che è del 23,5%; delle 184.130 imprenditrici presenti in Emilia Romagna, il 29% sono artigiane.
La metà di loro ha un’età compresa tra i 30 ed i 49 anni; il 35% si attesta tra i 25 ed i 39; il 26% dai 40 ai 49 ed il 39% oltre i 50 anni. Dal 2000, si è assistito ad una riduzione della fascia di età più alta, grazie all’ingresso di imprenditrici più giovani, collocate soprattutto dai 28 ai 40 anni. Tra le associate CNA, Rimini risulta la provincia con le imprenditrici più giovani (il 68% ha infatti meno di 49 anni ed il 38%, meno di 39). Sempre Rimini risulta la provincia più multi etnica col tasso del 6% (rispetto al 4% a livello regionale) di imprenditrici nate all’estero.
In Emilia Romagna, circa un terzo delle imprese femminili in attività è nata dopo il 1990. E’ Ferrara la provincia dove l’anzianità di impresa è più alta; il 54% delle imprese femminili associate, ha infatti oltre 10 anni di vita; segue Bologna col 51%.
In crescita anche il fenomeno della trasformazione da ditte individuali in società (+ 2,6%); oltre un’impresa di capitale su tre, è stata registrata negli ultimi quattro anni. Modena è la provincia dove le imprese femminili risultano mediamente più strutturate; le imprese individuali si attestano al 25%, mentre le Snc al 44% e le Srl al 17%. Segue Reggio Emilia che presenta il 45% delle imprese in forma di Snc e l’11% di Srl.
Anche la scolarizzazione delle donne imprenditrici è in forte crescita, superiore a quella degli uomini, soprattutto nella fascia di età fino ai 44 anni. Il 70% del management femminile è in possesso di diploma di scuola superiore ed il 5% di laurea.

Per quanto riguarda i settori, le imprese modenesi si concentrano soprattutto nel settore tessile (15%) e nella sanità e assistenza sociale (13%), mentre le imprese reggiane si caratterizzano per un alta concentrazione di attività nel settore dell’istruzione (21%), nella fabbricazione di prodotti della lavorazione di minerali (10%) e nell’industria alimentare (9%). Quelle bolognesi si collocano prevalentemente nella sanità e nell’assistenza sociale (23%).