“L’improvviso abbassamento delle temperature è stato accompagnato da temporali sparsi e neve che si sono manifestati anche con la caduta di grandine che ha colpito a macchia di leopardo le campagne in molte regioni italiane con gravi danni quantificabili in milioni di euro”. E’ quanto emerge dal primo monitoraggio effettuato dalla Coldiretti sugli effetti del maltempo che sta interessando molte regioni, dal Veneto alla Lombardia, dall’Emilia Romagna alla Toscana, dall’Abruzzo alla Puglia, dove la grandine e il vento si sono abbattuti su meleti, pescheti, oliveti, grano, mais, ortaggi, cocomeri, pomodori e strutture agricole come serre e magazzini.

Peraltro le diffuse manifestazioni temporalesche intense e di breve durata non hanno per ora alleviato – continua la Coldiretti – lo stato di carenza idrica che interessa alcune regioni del nord perché i terreni secchi non riescono ad assorbire l’acqua che tende invece ad allontanarsi per scorrimento portando con sé i nutrienti contenuti nella parte superficiale del terreno. Ma è senza dubbio la grandine ad essere più temuta dagli imprenditori agricoli in questo momento per i danni irreversibili che potrebbe determinare alle colture in campo ma anche – continua la Coldiretti – alle piante e alle strutture aziendali come le serre. Nelle principali regioni frutticole sono state stese le reti antigrandine per proteggere le piante da frutto e si è fatto ricorso ai cannoni a pressione e ai pochi missili a disposizione con l’obiettivo di “inseminare” le nubi per impedire la formazione della grandine. Si tratta però – spiega la Coldiretti – di tecniche di protezione attiva non ancora sufficientemente presenti nel Paese e che purtroppo non hanno impedito il verificarsi di danni alle strutture e alle colture agricole.

In Emilia Romagna – secondo la prima mappa dei danni elaborata dalla Coldiretti – vento e pioggia hanno interessato le aree a nord della via Emilia e la bassa modenese, tra i comuni di Carpi, Campogalliano e Mirandola, dove alla pioggia si è aggiunta la grandine che ha parzialmente danneggiato colture di pere, cocomeri e pomodori. Danni per la grandine nelle zone frutticole di Finale Emilia nel modenese e Bondeno nel ferrarese.