“Berlusconi, dopo le spiagge, vuole vendere anche le case popolari? Ma la proprietà degli immobili è dei Comuni”. Per il vice presidente della Provincia di Modena Maurizio Maletti la proposta lanciata dal presidente del Consiglio all’assemblea dell’Ance, l’associazione nazionale dei costruttori, è “solo l’ennesima strampalata sparata di chi si è trovato in difficoltà sul bilancio delle grandi opere ferme al palo e ha voluto rilanciare suggerendo, appunto, un tavolo per mettere a punto un programma di cessioni delle case popolari”. Case che sarebbero vendute agli inquilini che si impegnano a ristrutturarle.


“Al capo del governo sfugge però, che la titolarità legislativa sull’edilizia residenziale pubblica è delle Regioni – spiega il vice presidente Maletti – e che la proprietà delle case, almeno in Emilia Romagna, non è più degli ex Iacp ma dei Comuni ai quali, secondo la legge Regionale 24 del 2001, gli immobili andranno trasferiti entro agosto”.

A Modena, con il coordinamento della Provincia e il supporto tecnico di Acer, si sta procedendo proprio in questa direzione e “i seimila alloggi disponibili non vanno venduti – aggiunge Maletti – ma, se fosse possibile, bisognerebbe incrementare il patrimonio. Gli ultimi piani di svendita gestiti centralmente negli anni Novanta, infatti, si sono conclusi con la diminuzione del patrimonio pubblico e non hanno certo contribuito a far calare il bisogno di case a prezzi calmierati”.

Per Maletti, infatti, non servono politiche di cessione, ma piuttosto “politiche attive, buona gestione e risorse per far aumentare il patrimonio pubblico. Basta con le improvvisazioni (un giorno si vendono le spiagge… un altro le case) e se il governo non riesce a fare una seria politica per la casa e si trova senza idee e soldi per garantire il diritto all’abitazione per chi ne ha bisogno, allora è meglio che osservi un dignitoso silenzio”.