Sono stati oltre 10 mila i modenesi contattati in occasione di “Inas in piazza”, l’iniziativa promossa sabato scorso 18 giugno dal patronato della Cisl per parlare di pensioni complementari e Tfr.

«Abbiamo promosso questa giornata di informazione e sensibilizzazione sulla previdenza complementare perché i cittadini hanno ancora le idee poco chiare – spiega Domenico Pacchioni, componente della segreteria provinciale della Cisl – Le persone contattate hanno mostrato grande interesse, soprattutto i giovani, che si giocano il loro futuro pensionistico. Entro un anno, infatti, i lavoratori dovranno decidere se destinare o no il Tfr alla pensione complementare. Pertanto è importante cominciare a diffondere la cultura della previdenza complementare perché, che piaccia o no, tra vent’anni le nostre pensioni saranno molto più basse delle attuali e dobbiamo attrezzarci di conseguenza».


Per tutta la giornata di sabato scorso operatori ed esperti del patronato Inas-Cisl hanno distribuito materiale informativo e parlato con i cittadini a Modena, Carpi, Castelfranco, Mirandola, Pavullo e Sassuolo, offrendo gratuitamente informazioni e consulenze sulla pensione complementare, ma anche su infortuni sul lavoro e malattie professionali, previdenza sociale e indennità di disoccupazione, invalidità civile e assegno di accompagnamento, lavoro per emigrati e immigrati. Personale formato sulla previdenza complementare è a disposizione dei lavoratori in tutte sedi Cisl di Modena e provincia. Nel 2004 l’Inas ha patrocinato il 20 per cento delle pratiche pensionistiche presentate all’Inps di Modena. Gli utenti sono stati 30 mila in tutta la provincia (10 mila solo in città). Aperto 312 giorni l’anno, l’Inas modenese ha una ventina di operatori di patronato ed è tra i primi dieci patronati Cisl d’Italia.