L’appuntamento coinvolge quest’anno in tutta Italia 481.843 ragazzi dell’ultimo anno delle scuole superiori (10.422 i privatisti, secondo dati Invalsi). Lo scorso anno i candidati erano circa 490.000 tra istituti statali e paritari.

La prima prova scritta è quella di italiano. Sono confermate le tipologie adottate negli scorsi anni: analisi di un testo letterario, produzione di un saggio breve o di un articolo di giornale, tema di argomento storico o di attualità.
La seconda prova, che verte su una materia caratterizzante il corso di studi, si svolgerà il giorno successivo, 23 giugno.
La terza prova (quella preparata dalle commissioni) è in programma per il 27 giugno.

Per valutare gli scritti i candidati hanno a disposizione in tutto 45 punti. Ognuna delle prove è ritenuta sufficiente se consegue almeno dieci punti.
La data di inizio degli orali è stabilita, da ciascuna commissione, al termine delle operazioni di correzione e valutazione degli elaborati scritti. Il colloquio è considerato sufficiente se consegue almeno 22 punti.

La commissione d’esame sarà interamente formata dagli insegnanti interni, a eccezione del presidente, che sarà un esterno.
Le commissioni – quest’anno sono in tutto 23.650, i commissari per la maturità 178.600.


“Care ragazze e ragazzi: ottant’anni fa c’erano solo ventimila maturandi e alti tassi di analfabetismo.

Domani sarete in 482 mila per la maturita’: un successo per la Scuola italiana”. Questo l’incipit della lettera aperta che il ministro dell’Istruzione, Letizia Moratti, destina ad ogni ragazzo candidato agli esami di Stato alla vigilia del giorno fatidico del primo scritto.