La questura di Bologna ha
confermato il fermo di due giovani marocchini presunti responsabili dello stupro consumato sabato scorso nel parco cittadino di Villa Spada ai danni di una 15enne, accompagnata dal fidanzato di 17 anni.


Decisiva e’ stata la segnalazione , giunta nel pomeriggio di ieri alla polizia, da parte dei servizi sociali che hanno indicato un soggetto con caratteristiche simili ad uno dei due ricercati e che era alloggiato in una struttura di accoglienza per minorenni.


Si tratta di A.K.M., apparentemente sedicenne, per il quale sono stati disposte le perizie mediche affinche’ sia stabilita la reale eta’. Il ragazzo che e’ stato condotto presso gli uffici della questura ha fornito una parziale confessione, nel corso di un colloquio durato diverse ore.


Grazie al racconto del giovane, che ha tentato tuttavia di coprire il complice, gli agenti hanno individuato un secondo soggetto, A.J. marocchino, latitante, che risultava inizialmente maggiorenne, ma sull’eta’ del quale sono tuttora in corso accertamenti. Secondo le prime verifiche il giovane, prelevato in un appartamento situato a Monghidoro (Bologna), nell’abitazione del cugino, e’ risultato colpito da un provvedimento di ripristino della custodia cautelare per non aver rispettato gli arresti domiciliari disposti dal 2004 dall’autorita’ giudiziaria di Perugia, comune dove risiedeva.

In seguito all’irruzione nell’appartamento la polizia ha rinvenuto del materiale sottratto alle vittime, tra cui un cellulare.
In seguito a ulteriori accertamenti effettuati in collaborazione con la polizia scientifica e’ stata rinvenuta anche una impronta su del materiale che si trovava all’interno di uno zainetto appartenuto alle due vittime, e riconducibile al primo immigrato fermato. Per entrambi gli stranieri irregolari sono stati disposti esami medici. Gli agenti hanno infine fermato anche il cugino del presunto maggiorenne che ospitava il congiunto nel suo appartamento.



La polizia sta valutando l’arresto per favoreggiamento poiche’ ha tentato di far fuggire A.J., alla vista degli agenti.