Volumi di vendita in rialzo e prezzi in calo nei supermercati. Sono i dati di ‘Vendite flash’, bollettino del Centro Studi Unioncamere dedicato al monitoraggio del fatturato realizzato nei supermercati ed ipermercati di tutta Italia, relativi al secondo bimestre 2005.

L’incremento dei volumi (+4,3% rispetto allo scorso anno) e del
fatturato (+3,5%) appare, però, chiaramente condizionato dall’espansione della rete di
vendita e dal ricorso alle inziative promozionali, giunte in questo bimestre a toccare livelli
storicamente elevati, come dimostra il contemporaneo calo dei prezzi (–0,8% rispetto al
2004). I volumi di vendita a rete omogenea (cioè, a parità di punti vendita rispetto 2005),
registrano, invece, un debole miglioramento rispetto alle tendenze di inizio anno, ma con
vendite che rimangono su livelli inferiori a quelli dello scorso anno (-0,9%).
Si ricorre in maggior misura alla leva promozionale nel Nord-Est e al Centro, in misura
minore nelle altre ripartizioni.

Per quanto riguarda il Largo Consumo Confezionato si conferma il calo del costo della
spesa in tutti i reparti, ad eccezione di quello delle bevande e dei prodotti per la cura degli
animali, dove i prezzi risultano sostanzialmente allineati ai livelli dello stesso periodo dello
scorso anno. Fra i reparti alimentari, i prodotti freschi e del ciclo del freddo sono quelli che
riportano discese di maggiore intensità dei prezzi: negli ultimi dodici mesi questi reparti
hanno visto diminuire il costo della spesa rispettivamente dell’1,9% e dell’1,3%. La
drogheria alimentare segna una contrazione dello 0,3%. Per quanto riguarda il segmento
non alimentare, i prodotti della cura della casa confermano una diminuzione del 2%
rispetto al II bimestre 2004, mentre i prodotti per la cura della persona calano dello 0,7%.

Per il terzo bimestre consecutivo è la Puglia a registrare l’unica contrazione del fatturato di
ipermercati e supermercati (-0,7%). Il risultato migliore è messo a segno dalla Liguria,
(+6,3%). Nel Nord-Ovest, segue il Piemonte che realizza un incremento del fatturato
complessivo del 5,5%. Nel Nord-Est, l’andamento migliore è quello del Trentino Alto Adige
(2,3%). Il tasso di incremento del giro d’affari sperimentato dal Centro è in buona misura
sostenuto dai risultati di Lazio e Toscana (+5,5% e 5,1%). Al Sud, Calabria e Campania
sostengono il dato complessivo, crescendo a ritmi superiori al 5%.
Nel medio periodo, è la Campania a condurre la classifica regionale, con un incremento,
rispetto all’anno base 2001, del 47%. Seguono Calabria e Sardegna che registrano
variazioni vicine al 33%. Oltre il 30% anche il tasso di crescita del Lazio, mentre le
rimanenti regioni evidenziano tassi di crescita più contenuti, superiori al 25% per Liguria,
Marche, Sicilia e Piemonte, attorno al 15-20% per le altre.