Luglio non è ancora arrivato, ma il caro-vacanze già fa sentire i suoi effetti. Gli italiani che hanno optato per le vacanze intelligenti, e che sono partiti a giugno, sono già incorsi in prezzi ben più alti di quelli in vigore l’anno scorso.

Stando all’indice completo dei prezzi al consumo di maggio dell’Istat, colpisce proprio il cuore delle spese di chi è in ferie, dai trasporti (record per i biglietti aerei con +16%) agli stabilimenti balneari, dai pacchetti vacanza tutto compreso ai parchi divertimento, fino ai classici alberghi, bar e ristoranti.

In attesa dei classici rincari di giugno per molti beni e prodotti, per il momento la palma degli aumenti più consistenti, complici le impennate dei prezzi del greggio, va ovviamente al settore trasporti. Nel mese di maggio i biglietti aerei costavano il 16% in più rispetto al 2004, ma non molto meglio è andata a chi ha scelto le isole, con i prezzi dei biglietti navali in crescita del 4,1%. Buone notizie, almeno per il momento, arrivano invece dai trasporti ferroviari, con i biglietti in aumento appena dello 0,41%. Rincari, come noto, anche per gli automobilisti: e non solo per gli aumenti dei carburanti (a maggio +9,7%), ma anche per quelli dei pedaggi autostradali, che l’anno scorso costavano il 3,1% in meno e delle riparazioni auto (+2,9%).

Poi gli alberghi costano il 2,7% in pù’ e non è il caso di scegliere altri servizi di alloggio, i cui listini sono rincarati del 5,5%. Anche mangiare non è uno scherzo: ristoranti e pizzerie hanno aumentato i menù del 3,1% e la consumazione al bar costa il 2,2% in più. La speranza di risparmiare optando per un pacchetto vacanza tutto compreso è del tutto mal riposta: l’aumento maggio su maggio è infatti già del 4,3%.

Il divertimento non è da meno. Gli stabilimenti balneari segnano un aumento del 6%, i parchi divertimento del 4,9% e perfino le discoteche registrano un rincaro superiore all’inflazione e pari al 2,3%. Il classico libro sotto l’ombrellone, poi, costa il 2,1% in più rispetto all’anno scorso: più conveniente, allora, dedicarsi a letture piuùleggere, con i periodici aumentati appena dell’1,8%.