La rassegna diretta dal maestro Andrea Candeli presenta a Pavullo il gruppo di musica medievale e balcanica “Musica Officinalis”, a Serramazzoni lo spettacolo di musica e danza spagnola “Mediterranea” e a Fanano invece un interessante “Omaggio a Mina”


Questa sera l’Appennino modenese si “tingerà” di musica grazie a tre concerti della quinta edizione di “Echi Musicali”, la rassegna musicale creata dal maestro Andrea Candeli che prevede fino alla fine di agosto 34 concerti in 22 comuni della Provincia di Modena.



A Pavullo l’appuntamento è alle ore 21 in Piazza C.Battisti con i “Musica Officinalis” che presenteranno “Siro Yerk”, musiche dei Balcani e del vicino oriente. Nati nel 1997, i “Musica Officinalis” composti da Catia Giacessi, Gabriele Bonvicini, Igor Niego, Massimo La Zazzera, Roberto Romagnoli e Walter Rizzo, sono un’originale formazione di esplorazione sonora tra musica antica e musica etnica. Nel concerto di sabato prossimo sarà possibile ascoltare danze e musiche tradizionali della Turchia, della Macedonia, della Bulgaria e dell’Armenia. “I Balcani e i territori che attorno ad essi si estendono – scrivono i “Musica Officinalis” – rappresentano per noi un’area di notevole interesse musicale. Gli stimoli che provengono dai popoli che abitano queste terre sono molto vari, ma ciò che più ci affascina è il ruolo d’osmosi tra oriente e occidente che queste culture hanno svolto nel corso della storia. Non si tratta per questo di luoghi “di passaggio” privi d’identità propria, ma al contrario di una coesione di tessuti culturali diversi. E’ evidente quanto sia rimasto del grande ceppo della musica araba nei Balcani e nelle zone confinanti. Aree in cui antichi canoni improvvisativi liberano al meglio l’energia comunicativa propria di questa musica. Come nelle più vive culture popolari, il nostro lavoro non percorre strade fisse per “imbalsamare” le tradizioni, ma ne propone una rilettura originale e creativa”.



A Serramazzoni l’appuntamento è alle 21,15 in piazza T.Tasso con la performance “Mediterranea”, un progetto ideato e coordinato dal maestro Andrea Candeli che vuole essere una sorta di mediazione tra la musica colta spagnola ed il flamenco. E’ il risultato di uno studio che ha avuto come punto di partenza la Siguiriya Gitana ovvero l’archetipo di quel straordinario canto primitivo andaluso, ricco di valori, che è il Cante Jondo e dei suoi derivati: Malagueñas, Granadinas, Rondenas, Peteneras e Flamenco.
Sono arie dai forti colori locali intrise di tutte le varianti del dolore sempre dominato dall’amore e dalla morte, dove l’eterna domanda, tipicamente lorchiana, rimane sempre senza risposta. E’ una trasposizione artistica di quell’Andalusia gitana ricca di tradizioni folkloristiche culturali, fortemente dominate da colori e sentimenti, capaci di trasmettere emozioni tanto profonde nella loro semplicità primitiva. La ricerca si conclude con i risultati musicali contemporanei in un viaggio che da Albeniz, Rodrigo, Ibert, Garcia Lorca, De Lucia arriva a Rossana, Dubaldo ed altri. A condurre gli spettatori in questo viaggio il chitarrista Andrea Candeli, concertista affermato e direttore artistico di numerose rassegne, il percussionista Marcello Davoli che suona da anno con il Trio Jazz del pianista Pier Giorgio Bertacchini, il flautista Michele Serafini, la cantante Elisa Pau e la ballerina Marisa Diaz



A Fanano l’appuntamento è alle 21,15 in piazza Corsini con lo spettacolo “Omaggio a Mina”. Si tratta di una performance che unisce canzoni, racconti e curiosità della vita artistica di una straordinaria cantante che ha segnato un’epoca musicale. Il tutto arrangiato in una fusione di due stili: classico e jazz. Alla voce Alessandra Ferrari, al contrabbasso Stefano Kappa e alla chitarra Paolo Gianoli.