E’ stato pubblicato il volume dei ‘Quaderni di Statistica’ intitolato ‘Gli incidenti stradali in Emilia-Romagna‘, che raccoglie ed analizza i dati relativi agli incidenti stradali in regione dal 1998 al 2003, con un raffronto anche con gli anni precedenti.


Per quanto riguarda le cifre, al continuo aumento del numero dei veicoli circolanti (erano 1.851.707 nel 1980 e 3.338.455 nel 2003) è corrisposta una diminuzione del numero dei morti (da 962 a 700) ed un aumento del numero degli incidenti stessi (da 17.664 a 24.712) e dei feriti (da 23.228 a 34.158) cresciuti, però, proporzionalmente meno del numero dei mezzi.
Per quanto riguarda i giovani, che restano la categoria maggiormente a rischio, fra il 1991 ed il 2003 il numero di morti nelle stragi del sabato sera si è quasi dimezzato, passando da 129 a 71. Lo stesso non può però dirsi per il rapporto di mortalità che, essendo calato del 24%, indica che sono sì diminuiti gli incidenti ed il numero di morti, ma non altrettanto la pericolosità degli incidenti che si verificano in queste notti. Infatti per quanto riguarda la distribuzione degli incidenti durante l’arco della giornata, se il numero dei sinistri è maggiore nelle ore di punta (alle 8 del mattino, dalle 12 alle 13 e tra le 18 e le 19), le ore in cui gli stessi presentano il più alto tasso di mortalità è quella in cui il numero degli incidenti è più basso, cioè dall’1 alle 7 del mattino. Infine, va segnalato che il 75% degli incidenti avviene in città o in zone abitate e il 60% su strade urbane.
Altro dato da considerare è quello relativo i cosiddetti utenti deboli delle strade, ossia pedoni e ciclisti, che nel 2003 hanno rappresentato il 13% dei decessi per incidente ed il 4% dei feriti complessivi.

Quasi 15 milioni di euro per ridurre il numero e gli effetti degli incidenti stradali ed un centro di monitoraggio per la sicurezza stradale. Sono due degli strumenti sui quali la Regione Emilia-Romagna punta per dotarsi di una rete stradale sempre più all’avanguardia, sicura ed efficiente.
Il nuovo bando previsto dal secondo Programma Annuale del Piano Nazionale per la Sicurezza Stradale (Pnss) sarà aperto entro luglio, mentre il bando di gara per la costituzione del Centro di monitoraggio sarà predisposto non appena i finanziamenti verranno resi disponibili dallo Stato.

“Offriamo un cofinanziamento per progetti che movimenteranno complessivamente 35 milioni di euro per realizzare interventi puntuali”, ha sottolineato l’assessore regionale a Mobilità e trasporti Alfredo Peri. “Per far sì che non siano interventi ‘a spot’ ma strutturati all’interno di una strategia, il centro di monitoraggio, aumentando il tasso di conoscenza della situazione in Emilia-Romagna, fornirà servizi per la progettazione e per intervenire in modo più efficace nei punti critici”.
“Noi facciamo questo – ha concluso Peri – per contenere gli effetti devastanti di un processo che negli ultimi venti anni ha visto più che raddoppiare i mezzi in circolazione. Sono aumentati i veicoli, noi dobbiamo intervenire di più, intanto quello che abbiamo fatto in questi anni ha fatto diminuire il numero delle vittime”.