Dal 19 luglio entrerà in vigore il decreto sulle acque minerali. Secondo quanto precisato attraverso una circolare inviata alle associazioni di categoria dal Ministro della Attività Produttive, Claudio Scajola, a partire dalla data suddetta potranno essere servite al pubblico solo acque preconfezionate da 125, 250, 330 e 500 ml al fine di evitare che si verificano nuovi casi di avvelenamento dovute alla somministrazione accidentale di sostanze tossiche nei bar.
Il Ministro però ha anche specificato che il consumatore avrà diritto a chiedere un normale bicchiere d’acqua del rubinetto al posto della minerale.

Proprio su tale questione il Codacons aveva insistito inviando anche alcune diffide affinché al consumatore non fosse preclusa la possibilità di chiedere acqua di rubinetto.
“Tale innovazione nel settore delle acque – afferma Carlo Rienzi, Presidente Codacons – sarà l’occasione per un ritorno all’acqua di rubinetto, spesso migliore rispetto a quella minerale, e sicuramente meno costosa”.