A piu’ di anno dall’avvio della Borsa dell’energia elettrica italiana, il Gestore del Mercato Elettrico (Gme), in collaborazione con Confindustria modenese e Confindustria Emilia-Romagna, ha organizzato a Modena un seminario, al quale hanno partecipato piu’ di 100 imprese, per presentare il mercato dell’energia e le sue prospettive di sviluppo. Il seminario e’ stato relizzato nell’ambito del Road Show ideato e organizzato congiuntamente dal Gme e Confindustria, articolato con un ciclo di seminari tecnici.


”La questione di fondo – ha affermato il vicepresidente di Confindustria Modena e di Confindustria Emilia-Romagna Pietro Ferrari – e’ quella di capire se lo strumento della Borsa elettrica, ormai entrato a pieno regime, sia effettivamente in grado di offrire una risposta vera al principale tema che affligge le imprese manifatturiere, ossia l’elevato costo dell’ energia”. Il prezzo dell’energia elettrica per uso industriale in Italia, secondo i dati elaborati dal Centro Studi di Confindustria con alcune distinzioni legate ai profili di consumo degli utenti, e’ il piu’ alto d’Europa (circa il 40% in piu’). Da sempre il sistema delle imprese ha posto l’accento sulla necessita’ che il Paese si rifaccia ad un modello che privilegi la liberalizzazione del mercato: solo il mercato e l’ apertura del mercato elettrico agli operatori puo’ consentire di raggiungere le performances dei competitors europei. E la borsa e’ uno strumento attraverso cui il mercato esprime le proprie potenzialita’.


”A questo punto – ha detto ancora Ferrari – occorre che tutti gli attori si sforzino per rendere questo strumento un vero e proprio modello per garantire quella liberalizzazione di cui il Paese ha bisogno, e questo sara’ possibile se le negoziazioni e le offerte di energia saranno improntate alla massima trasparenza”. Ad illustrare il funzionamento dei mercati gestiti dal Gme e’ stato Giovanni Battista Aruta, responsabile Area Mercati del Gestore del Mercato Elettrico.


”La Borsa elettrica – ha affermato – costituisce uno strumento fondamentale ai fini della creazione di un mercato concorrenziale dell’energia elettrica e nasce con lo scopo di favorire l’emergere di prezzi di equilibrio efficienti che consentono ai produttori e ai consumatori di vendere e comprare l’energia dove c’e’ una maggiore convenienza economica.
Attualmente sul mercato del Gme ci sono 82 operatori e transita mediamente il 63% dell’energia elettrica italiana, dati che fanno del Gme la prima borsa europea non obbligatoria per liquidita”’.