Dobbiamo inevitabilmente intervenire per tutelare i nostri viaggiatori turisti che sono mediamente 500mila ogni anno, da giugno ad ottobre, nel Mar Rosso – metà circa a Sharm – attirati dai luoghi e dai buoni prezzi. Già 150mila italiani sono già stati o sono presenti nell’area e almeno il doppio dovrà soggiornarvi fino a fine ottobre. E’ evidente che in questo momento prevalga la paura.

Telefono Blu rivolge pertanto un appello alla Farnesina affinchè dichiari lo Stato di massimo pericolo ovvero di guerra per almeno una settimana, consentendo così il recesso di quegli italiani che non se la sentono piuù.

Ai Tour Operator che invece riceveranno le disdette attraverso le agenzie, Telefono Blu chiede di accettare ogni soluzione: rinvio, cambio destinazione e rimborso, visto che sono i risparmi delle famiglie.
In tal senso Telefono Blu ha attivato i suoi centralini 199.44.33.78 – 06.3751. 8881 – 02.7600.3013 per dare un aiuto in caso di disagio nei recessi.
Pierre Orsoni, presidente nazionale della nota associzione di tutela dei turisti consumatori “…occorre tutelare chi intende recedere ma bisogna anche capire che non si può e non si deve fare il gioco dei terroristi. Si devono invocare misure severe di protezione, ma cedere mai. Preferiremmo pensare a vacanze rovinate che a questi recessi, ma ora tutto il mondo del turismo deve essere unito per riconsegnare a tutti noi la speranza che il viaggio e la vacanza ci siano lasciati. Oggi è un giorno di lutto ancora più profondo per tutti noi”.