Per chi soffre di impotenza e non reagisce alle cure farmacologiche, la soluzione chirurgica è ora più facile e veloce: arriva infatti la protesi del pene che si impianta e consente la dimissione del paziente in giornata.


Un’operazione-sprint presentata per la prima volta in Italia all’Azienda Ospedaliera Cardarelli, nel corso di una seduta operatoria coordinata dal professor Alberto Masala, direttore del dipartimento nefro-urologico. Gli interventi sono stati eseguiti in contemporanea dalle equipe dei professori Frank Costa, dell’Università di Pittsburgh, e Maurizio Carrino, responsabile dell’Unità di Chirurgia Andrologica del Cardarelli.

La protesi peniena – spiega Carrino – ”è una tecnica ormai consolidata, alla quale il professor Costa ha apportato innovazioni che consentono l’impianto in regime ambulatoriale”, ossia in day hospital. La novità più importante è che la struttura impiantata oggi consente di depositare l’antibiotico direttamente nella protesi, minimizzando così i rischi di infezione”. Mentre prima era necessario trattenere il paziente alcuni giorni in ospedale, per la necessaria terapia antibiotica, il nuovo sistema consente la dimissione dopo poche ore.

Secondo uno studio italiano pubblicato nel 2000 e riguardante 2010 pazienti, selezionati dagli archivi di 143 medici di medicina generale, il 12,8% presentava una più o meno accentuata disfunzione erettile. Estrapolando questi dati e rapportandoli all’intera popolazione maschile italiana, gli autori concludono che circa 3 milioni di uomini presenterebbero disturbi dell’erezione.

Fonte: Ansa.it