Un no deciso dei consumatori italiani all’ipotesi di scorporo tra Bancoposte e Poste Italiane. Lo affermano le associazioni Adoc, Adusbef, Codacons e Federconsumatori.


Il ramo Bancoposte determina forti utili per l’ente – affermano le 4 organizzazioni – e non deve essere in nessun caso ceduto per non creare un evidente danno economico agli utenti.
Inoltre, mantenere uniti i due rami potrebbe determinare il primo caso in cui un organismo a capitale statale si autofinanzia con gli utili provenienti da Bancoposte.

Qualora si dovesse verificare la scissione – proseguono le associazioni – allora dovrà essere previsto che la maggior parte degli utili di Bancoposte vada a coprire le passività di Poste Italiane, eliminando così il danno agli utenti.

Le 4 associazioni chiedono infine l’intervento del Ministero delle Comunicazioni e della Banca d’Italia affinché impediscano una scissione che i consumatori reputano pericolosa per l’ente.