Stefano Baldini, Piero Angela, Margherita Hack, sono solo alcuni dei testimonial di eccezione che compaiono nella guida sulla sicurezza stradale del libretto di ‘Vacanze coi fiocchi‘, dedicato a chi sta partendo in auto per le vacanze estive.

La campagna viene proposta anche quest’anno dalla Provincia di Modena, in collaborazione con 118 Modena soccorso, Croce rossa, Croce blu, Misericordia, l’associazione Familiari vittime della strada e l’associazione “La strada non è una pista”.

Al progetto ha aderito anche il Modena F.C, nell’ambito di un accordo con la Provincia per la promozione di campagne di particolare valore sociale: anche il capitano della squadra Nicola Campedelli e l’attaccante Gyan Asamoah figurano tra i testimonial della campagna partecipando alla realizzazione di uno spot sulla sicurezza stradale per le emittenti televisive locali.

Tra i temi della campagna spicca, quest’anno, il problema dell’abuso di alcol, evidenziato dallo slogan “Se guidi, l’alcol non è un buon compagno di viaggio”.

“Quasi il 40 per cento degli incidenti gravi o mortali – afferma Maurizio Guaitoli, assessore provinciale alla Sanità – in Italia è causato dall’uso e dall’abuso di alcol. E il fenomeno colpisce soprattutto i giovani”.

Anche se assunto in quantità modeste, l’alcol riduce la capacità visiva, provoca sonnolenza e rallenta i riflessi. In quantità elevate, poi, rende estremamente pericolosa la guida, per sé e per gli altri. Tutti fattori largamente sottovalutati dagli automobilisti, soprattutto dai giovani.

Durante la presentazione dell’iniziativa è stato illustrato anche il rapporto annuale sugli incidenti stradali con tutti i dati aggiornati ai primi sei mesi del 2005.
In questi primi sei mesi i morti per incidenti stradali sono quasi raddoppiati rispetto allo stesso periodo del 2004, passando da 28 a 53. Un dato che riporta agli anni precedenti l’introduzione della patente a punti. Calano invece di quasi il 5 per cento gli incidenti complessivi, ma il trend si affievolisce dal mese di marzo fino ad annullarsi da maggio (nel 2004 il calo rispetto al 2003 è stato del 14 per cento).
Per quanto riguarda le tipologie delle vittime, nei primi cinque mesi del 2005, circa la metà è costituito dai cosiddetti “utenti debole”: ciclisti, pedoni, ciclomotori e motociclisti (per quest’ultima categoria si sono verificati dieci morti contro i due nello stesso periodo del 2004).

Nel 2004 gli incidenti a Modena sono stati 3.602 (meno 5,2 per cento rispetto al 2003), quelli mortali 74 (meno 22,1 per cento) in cui hanno perso la vita 89 persone (meno 14,4 per cento), i feriti sono stati 4.837 (meno 6,8 per cento).

Il 74 per cento degli incidenti avviene in città, ma il rapporto incidenti-mortalità aumenta sulle strade extraurbane a causa della velocità.

Sempre nel 2004 oltre un terzo delle vittime della strada aveva meno di 34 anni e dei 40 decessi con oltre i 55 anni, nove andavano in bicicletta.

Negli ultimi cinque anni gli incidenti a Modena sono diminuiti del 16,6 per cento anticipando l’inversione di tendenza a livello nazionale che si ulteriormente rafforzata con l’introduzione della patente a punti.

Tra le informazioni fornite dal rapporto spiccano anche le stime sui costi sociali degli incidenti stradali: per cure mediche, ricoveri, assistenza e perdita di capacità il costo a Modena si superano i 530 milioni di euro nel 2004 contro i 554 nel 2003 e quasi 600 nel 2002, prima dell’introduzione della patente a punti.