Questo fine settimana che, tradizionalmente, dà il via alle vacanze, gli italiani (stimati in 12 milioni) non hanno vissuto sulle strade lo stress delle file. Più che il traffico – seppure intenso ma non da esodo – a rendere pesanti gli spostamenti sono stati il caldo e l’afa, che hanno fatto salire la colonnina di mercurio oltre i 40 gradi.


I punti critici della giornata hanno riguardato la statale 106 jonica in direzione sud, fra Ginosa e Pantano di Metaponto, dove in mattinata si sono registrati ben 8 chilometri di fila. ci sono stati poi, disagi sono registrati sulla A10 per 7 chilometri di code tra Albenga e Savona; alla barriera di Catania, sulla A18, Messina-Catania, 4 chilometri; sulla statale 38 per lo Stelvio, in direzione Lecco, 5 chilometri. Una coda lunga 7 chilometri si e’ verificata, la mattina, sul tratto dell’autostrada A4, chiusa dalle 8 fino alle 16, fra i caselli di San Dona’ di Piave e Quarto d’Altino, per il cedimento (una buca di qualche metro di diametro) di parte della carreggiata nella zona di Rocade, in direzione Milano.

A causa di un autocarro che ha perso il carico di marmo che trasportava sulla A3, nel tratto tra Altilia e Rogliano, nel cosentino, si e’ creata una coda di 5 chilometri che si e’ risolta dopo qualche ora. Qualche fila, rallentamenti ed incidenti si sono verificati sulle autostrade in Emilia Romagna. L’incidente piu’ grave nella zona e’ avvenuto al km 63 sud della A14, nei pressi di Faenza, dove e’ morto un uomo di 48 anni. All’imbarco per la Sicilia da Villa S. Giovanni l’attesa al momento e’ di circa un’ora.

Intensa anche l’attivita’ ferroviaria. Trenitalia ha fatto sapere che durante il week end e’ stato immesso sulla rete il 20% di convogli in piu’ ed hanno transitato oltre 4 milioni di viaggiatori. Viaggiatori record anche agli aeroporti di Roma, Fiumicino e Ciampino, dove solo oggi sono transitati 370 mila passeggeri, tra arrivi e partenze, a fronte di 3 mila movimenti aerei. La cronaca estiva registra una giornata nera sul versante degli incidenti al mare e in montagna. Questa mattina e’ stato recuperato dalle acque del Lido di Venezia il corpo del sub, sottufficiale della Capitaneria, che ha perso la vita in un’ immersione insieme ad un collega. Durante una passeggiata notturna, a Teramo, e’ deceduto un anziano ottantenne caduto in un burrone. Un alpinista ceco di 26 anni e’ morto sull’Ortles a 3.600 metri di quota, cadendo nel vuoto per 500 metri, mentre stava cercando di raggiungere la cima. Tre i bagnanti morti affogati: una donna di 35 anni che ha perso la vita nel lago di Como, al largo di San Siro; un cittadino dello Sri Lanka di 34 anni nel tratto appenninico del fiume Panaro, a Ponte Docciola, nel modenese; un uomo di 79 anni, deceduto nel brindisino mentre faceva il bagno nelle acque antistanti la costiera di Savelletri.