La Provincia di Reggio Emilia ha approvato un ordine del giorno contro il giudice Clementina Forleo, che il 25 gennaio scorso scagiono’ il marocchino Mohammed Daki e due tunisini dall’accusa di reclutare terroristi considerandoli ‘guerriglieri’ e non terroristi.

L’odg e’ stato presentato dai
consiglieri di Forza Italia Claudio Guidetti, Francesco Benaglia, Massimiliano Camurani e Stefano Tombari insieme al consigliere della Lega Nord Angelo Alessandri.



L’iniziativa prende spunto, spiegano dalla Provincia, non tanto da quella sentenza, ma da quanto accaduto l’8 luglio scorso in centro a Milano, quando la polizia fermo’ e ammanetto’, dopo un breve inseguimento, un immigrato che aveva tentato la fuga dopo essersi rifiutato di dare le proprie generalita’ perche’ sorpreso senza biglietto su un bus dell’Atm e dopo aver spinto contro un palo e ferito, il controllore del mezzo.


”Mentre le forze dell’ordine ammanettavano alla schiena l’immigrato, apparve Clementina Forleo, che pare – si legge nell’ordine del giorno – passasse per strada con un collega.
Giudicando quel fermo ‘troppo brutale’, il giudice era intervenuta a difesa dell’uomo provocando cosi’ un violento battibecco con gli agenti”.



I consiglieri provinciali di Forza Italia e Lega ricordano quindi il commento del segretario generale del sindacato di polizia Coisp, Luca Prioli, per il quale ”la Forleo avrebbe fatto meglio ad andare a protestare negli uffici del questore anziche’ mettersi ad urlare in piazza, in mezzo alla gente, contro l’operato delle forze dell’ordine? Cosi’ non si fa altro che demotivare i poliziotti che ogni giorno lavorano tra mille difficolta’ pur di garantire il massimo della tranquillita’ alle famiglie? I magistrati facciano i magistrati e non si sostituiscano alle forze dell’ordine, altrimenti il rischio e’ di vanificare l’impegno di persone che dedicano la propria vita per garantire la sicurezza della comunita”’.


Con l’ordine del giorno presentato, si chiede pertanto al Consiglio provinciale di esprimere ”piena solidarieta’ alle forze dell’ordine che hanno fermato il marocchino a Milano e perplessita’ sul comportamento del magistrato nei confronti degli agenti di polizia, in quanto non ispirato ad equilibrio e razionalita’, caratteristiche fondamentali che ogni giudice dovrebbe possedere”.



Il documento invita quindi il Consiglio provinciale a condannare ”in modo fermo e deciso quanto accaduto l’8 luglio in via Durini a Milano, ribadendo con forza, il piu’ pieno appoggio alle forze dell’ordine, che ogni giorno lavorano tra mille difficolta’ pur di garantire il massimo della tranquillita’ e della sicurezza alle famiglie”, auspicando ”che in futuro non si ripropongano piu’ atteggiamenti nei confronti delle forze di Polizia come quello tenuto dal giudice Forleo, ma anzi, venga maggiormente coltivato uno spirito di collaborazione”.