Attuare la legge regionale sul sistema delle aree protette approvata nel febbraio 2005 e aprire una nuova fase di promozione delle politiche per conservare e valorizzare il patrimonio naturale dell’Emilia-Romagna. E’ questo il tema dell’incontro, svoltosi nei giorni scorsi a Bologna, tra l’assessore regionale all’ambiente e sviluppo sostenibile Lino Zanichelli e i rappresentanti delle Province e degli Enti Parco dell’Emilia-Romagna.

Un sistema, quello della nostra regione, costituito da 2 parchi nazionali, 13 parchi regionali, 13 riserve naturali e 174 siti della “rete Natura 2000” per un totale di 278.000 ettari, pari al 12,6% dell’intera superficie dell’Emilia-Romagna.

Nell’illustrare gli obiettivi che la Regione vuole perseguire nel campo della tutela della biodiversità e delle aree protette, Zanichelli ha sottolineato con forza la portata innovativa della recente legge regionale n. 6 del 2005. “Una legge – ha detto – che va in controtendenza nel panorama nazionale, segnato purtroppo dall’inerzia del Governo e del Ministro dell’ambiente che tiene bloccato da anni gli organi di gestione dei Parchi e che non ha dato una strategia al settore. La nostra Regione ha cercato invece di valorizzare la biodiversità rafforzando il rapporto tra le aree protette, le attività agricole, il territorio.”

L’incontro ha sottolineato l’esigenza di realizzare nei prossimi mesi iniziative in ogni Provincia dell’Emilia-Romagna, volte ad approfondire i contenuti della legge e a raccogliere le indicazioni per la formazione del 1° Programma regionale per il sistema delle aree protette e dei siti della rete Natura 2000. L’assessore Zanichelli ha anche proposto di organizzare per il prossimo mese di ottobre un convegno nazionale che espliciti gli obiettivi programmatici della legge regionale e al tempo stesso un confronto, con le altre Regioni, sul futuro delle politiche nazionali in questo campo.

La riunione è infine servita a discutere finalità e contenuti del prossimo programma regionale degli investimenti a favore dei parchi e delle riserve regionali, che la Giunta Regionale si appresta a varare entro l’autunno per sostenere così il loro sforzo di crescita e di adeguamento.