La trattativa per il rinnovo del CCNL della Cooperazione di Trasformazione Alimentare ha registrato nel secondo incontro, la posizione delle controparti datoriali in linea con le posizioni espresse al tavolo per il rinnovo del CCNL dell’Industria Alimentare.

Totale è stata l’assenza di autonomia, da parte della Cooperazione, a mettere in campo proposte che differenzino gli atteggiamenti e gli intendimenti, per poter rispondere positivamente alle richieste presenti in piattaforma, relativamente solo alla parte economica.
La proposta di acconto fatta al tavolo di trattativa e poi riproposta in queste ore anche all’interno di alcune aziende, è il tentativo di neutralizzare le mobilitazioni che si rendono a questo punto necessarie in risposta a quelle che consideriamo provocazioni e non proposte.
Stiamo parlando del rinnovo del secondo biennio e cioè, dell’adeguamento della parte economica- dichiara Ivano Gualerzi della Segreteria Regionale FLAI Emilia Romagna-.

Non è accettabile che a fronte di una richiesta nota e motivata si possano mettere in campo scorciatoie o marchingegni; o si è disponibili a fare il contratto oppure ci si assuma la responsabilità di non volerlo fare autonomamente.
Le proclamazioni di 8 ore di sciopero per la giornata di venerdì 5 agosto e il blocco della flessibilità e dello straordinario a sostegno della difficile vertenza per il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro, che in questi giorni molte RSU in modo unitario hanno deciso, è la giusta e inevitabile risposta alle posizioni che le controparti datoriali nell’incontro del 27 luglio hanno espresso.

La delegazione trattante dell’Emilia Romagna unitamente alla Segreteria Regionale Flai, valuta positivamente e ribadisce l’assoluta necessità, in tutte le aziende Cooperative che non l’abbiano fatto nella giornata di venerdì 22 luglio, di proclamare il blocco dello straordinario e della flessibilità e lo sciopero di 8 ore per la giornata di venerdì 5 agosto.
Iniziative necessarie -conclude Gualerzi- alle conclusioni positive e in tempi brevi del negoziato per il rinnovo dei contratti, che nessuno può pensare di “rinnovare a rate”.