Il Codacons sta ricevendo da qualche settimana numerose segnalazioni da parte di consumatori che, sempre più attenti, hanno informato della scarsa igiene degli alimentari nelle zone di villeggiatura.

Molti negozianti, per ovviare alla mancanza di spazio all’interno dei locali, sistemano sotto i raggi del sole le confezioni di acqua minerale, di Coca Cola, Sprite, Chinotto o aranciata oppure, per smaltire le forniture degli anni passati, vendono bibite già scadute.
Tutto ciò mette a repentaglio la salute dei consumatori. Infatti l’aumento della temperatura di una bibita tenuta sotto il sole determina una crescita batterica anomala che causa disturbi intestinali non indifferenti, come la gastroenterite. Il rischio è inoltre a lungo termine, in quanto i contenitori di plastica delle bibite e dell’acqua, sotto il sole, rilasciano sostanze chimiche che vengono poi assimilate dal nostro organismo.

Ma il rischio non è solo legato alle bevande. Anche i frutti di mare, se mal conservati, diventano pericolosissimi. Una pratica diffusa è quella di ‘rinfrescare’ cozze, vongole, fasolare, e frutti di mare vari con acqua di mare inquinata, magari prelevata da zone dove vige il divieto di balneazione. In questo caso si rischia la vita, in quanto una cattiva conservazione di tali alimenti può provocare l’epatite A e il tifo.

Il Codacons chiede che vengano inflitte multe salate e sequestro della merce nei confronti di quei commercianti che non rispettino le norme igieniche, nonché la chiusura degli esercizi nei casi di maggior gravità, e il sequestro degli automezzi usati dagli ambulanti per vendere la propria merce ‘pericolosa’.
Il Codacons ha inoltre stilato un decalogo per i consumatori per evitare di correre rischi nell’acquisto di cibo e bevande. Ecco i consigli dell’associazione:
1) se il vostro fornitore, anche solo per poche ore, tiene le confezioni di acqua minerale e di bibite sotto il sole, rivolgetevi ad un altro negozio;

2) controllate sempre la data di scadenza delle bibite, di yogurt, del latte e di tutti gli altri alimenti che hanno una data di scadenza;

3) evitate di acquistare pesce e frutti di mare di dubbia provenienza;

4) acquistate solo cozze, vongole, fasolare ecc. contenute in confezioni sigillate e avvolte da una retina di plastica verde, blu o azzurra; all’interno della confezione deve esserci inoltre un’etichetta riportante il peso e la scadenza dei frutti di mare;

5) i frutti di mare possono essere conservati al massimo per 4 giorni, alla temperatura di 6°C (il frigorifero quindi è l’ideale);

6) non acquistate dai carrettini ambulanti che vendono latticini, salumi e pane. Nella maggior parte dei casi questi automezzi non sono dotati dei requisiti necessari all’adeguata conservazione dei beni alimentari;

7) denunciate tutte le situazioni anomale alle Forze dell’ordine di zona.