La grandinata del 13 agosto ha provocato ingenti danni anche all’agricoltura. Una prima stima parla di produzioni distrutte per circa due milioni di euro. La valutazione è del servizio Calamità naturali della Provincia. L’epicentro dell’ampia zona agricola colpita si trova nel Comune di Modena e si sviluppa lungo il corso del torrente Tiepido fino alla sua confluenza con il fiume Panaro.

Nella frazione di San Damaso le produzione tipiche del territorio modenese, pere e vite, sono state completamente distrutte; queste colture di pregio sono quelle più danneggiate anche nelle frazioni di Portile e Saliceta Panaro sempre a Modena e di Gaggio di Piano in Comune di Castelfranco Emilia dove si registrano danni rilevanti, ma non totali.
Le altre frazioni interessate sulle quali si stanno svolgendo gli accertamenti si trovano sempre nel Comune di Modena e sono Collegarola, Cantone Mugnano, Santa Maria di Mugnano, San Martino di Mugnano, Paganine e Vaciglio.

Quella del 13 agosto è la quarta grandinata che quest’anno ha colpito il territorio provinciale. Le altre si sono verificate il 30 giugno , il 7 e l’8 luglio. La grandinata del 30 giugno ha interessato i Comuni di Castelfranco Emilia, Finale Emilia e Nonantola per un superficie agricola di circa 320 ettari. Le coltivazioni più colpite (almeno al 50 per cento) quelle di mele, pere e pesche. Il valore della produzione persa è stato valutato in circa un milione e 200 mila euro.

La grandinata del 7 luglio ha invece interessato i Comuni di Bomporto, Camposanto, Finale Emilia, Medolla, San Felice sul Panaro e San Prospero sul Secchia per una superficie di circa mille ettari. Nel Comune di San Prospero sul Secchia, durante la grandinata, si è verificata anche una tromba d’aria che ha danneggiato alcune strutture al servizio delle aziende agricole. Le coltivazioni più colpite quelle di cocomeri (80 per cento ), pere, mele, pesche, susine (tutte al 70 per cento), pomodori da industria (80 per cento), mais da granella (al 40 per cento) e vite ( al 30 per cento). Il valore della produzione persa è stimato in 3 milioni e 700 mila euro che corrisponde circa 64 per cento della produzione lorda vendibile della zona interessata.

La grandinata dell’8 luglio è stata anch’essa un fenomeno molto esteso che ha interessato i Comuni della zona Pedemontana tra cui Marano sul Panaro, Guiglia, Castelvetro, Maranello, Savignano sul Panaro e Vignola. Ma effetti devastanti si sono concentrati in modo particolare sul territorio di Castelvetro con danni di circa il 60 per cento. Sono andate distrutte totalmente pesche, susine e albicocche, mentre la vite è stata danneggiata al 50 per cento. Il danno è stato stimato i quasi 600 mila euro.

C’è da ricordare che proprio da quest’anno è entrata in vigore la nuova legislazione che supera i vecchi aiuti pubblici per le calamità naturali e prevede i rimborsi solo se l’azienda ha stipulato una polizza assicurativa.