C’e’ un fascicolo della Procura, aperto da alcuni giorni, sull’ipotizzata mancanza di autorizzazioni per i lavori fatti un anno fa alla Tribuna dello stadio Dall’Ara di Bologna. Il fascicolo e’ stato aperto sulla base di una segnalazione fatta dalla Soprintendenza ai beni culturali. Lo stadio e’ infatti sottoposto a tutela.


Ieri Alecs Bianchi, consigliere comunale di minoranza del gruppo ‘La Tua Bologna’, aveva reso noto che ”la tribuna del Dall’Ara e’ un abuso edilizio. Chi acquistera’ il Bologna Fc, che gestisce lo stadio, sappia che si accollera’ questo problema”. L’assessore ai lavori pubblici del Comune Maurizio Zamboni aveva comunque precisato che il problema riguarda la vecchia maggioranza, visto che la giunta Cofferati si e’ insediata quando i lavori erano gia’ stati fatti. Secondo Piero Ravaglia, progettista, direttore dei lavori, nonche’ presidente di Schematre, la societa’ che ha realizzato le modifiche alla tribuna, i lavori si sono svolti secondo le regole.


Dopo l’arrivo della segnalazione, il Procuratore aggiunto Luigi Persico – che ha affidato il fascicolo al Pm Antonio Rustico, coordinatore del gruppo reati urbanistico-edilizi – ha chiesto al settore ingegneria civile e infrastrutture del Comune di Bologna i progetti, le approvazioni e i rilievo fotografici relativi alle modifiche apportate alla tribuna. Il reato che viene verificato e’ quello di opere illecite, che prevede anche un anno di arresto a carico di chi modifica o esegue opere su beni culturali senza le necessarie autorizzazioni.
La sovrintendenza ha infatti segnalato alla Procura di non aver ricevuto nessuna richiesta per autorizzare i lavori. Viene verificato anche se c’era la licenza edilizia per i lavori.


Lo stadio di Bologna e’ infatti uno stadio storico: venne inaugurato nel maggio 1927, quindi durante il ventennio fascista, con il nome di ”Littoriale”. La costruzione dell’ impianto venne promossa da Leandro Arpinati, gerarca fascista podesta’ di Bologna e presidente della Figc. Il ”Littoriale” fu il primo stadio italiano sorto per iniziativa pubblica.