Nel mese di luglio 2005 le retribuzioni contrattuali orarie sono aumentate dello 0,4 per cento rispetto al valore del mese precedente mentre l’incremento, rispetto a luglio 2004, è stato pari al 2,8 per cento. Lo comunica l’Istat.

L’aumento registrato nel periodo gennaio-luglio 2005, rispetto al corrispondente periodo dell’anno precedente, è del 3,4 per cento.

L’incremento congiunturale delle retribuzioni contrattuali rilevato nel mese di luglio 2005, riguarda i lavoratori dipendenti (il 54 % circa dei lavoratori italiani) e deriva dagli aumenti tabellari previsti da molti dei contratti vigenti (46 accordi che regolano il trattamento economico e normativo di 6,6 milioni di dipendenti). Gli altri sono ancora in attesa del rinnovo del contratto, anche se nel mese di luglio sono state siglate alcune ipotesi di intesa per i contratti di editoria giornali, servizi postali in appalto e servizi a terra aeroporti.

L’aumento medio percepito nel mese di luglio 2005 è mediamente pari a 113 euro per i docenti universitari e a circa 137 euro per le altre figure professionali. A luglio 2005 si riscontrano aumenti tendenziali delle retribuzioni contrattuali orarie significativamente superiori alla media (pari al 2,8 per cento) nei seguenti comparti: militari-difesa (più 12,0 per cento), forze dell’ordine (più 8,9 per cento), agricoltura (più 5,7 per cento), attività radiotelevisive (più 5,3 per cento) e commercio (più 5,0 per cento). Viceversa, gli incrementi più contenuti si osservano nei comparti: assicurazioni (più 1,4 per cento), alimentari, bevande e tabacco (più 1,1 per cento), attività connesse ai trasporti (più 0,9 per cento) e per i comparti di contrattazione collettiva della pubblica amministrazione (più 0,1 per cento).