Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera alla riforma del sistema assicurativo per i sinistri stradali approvando il Codice unico sulle assicurazioni, che riunisce tutte le leggi in materia. Tante le novità, prima fra tutte il risarcimento diretto degli indennizzi, cioè il rimborso del danno subito nell’incidente direttamente dalla propria compagnia.

L’obiettivo è il taglio delle tariffe del 10-15%, che tradotto in euro significa un risparmio di 1,8-2,7 miliardi l’anno, un taglio che in parte potrà essere raggiunto proprio con l’indennizzo diretto.
In pratica gli automobilisti non dovranno più richiedere i danni a una compagnia diversa da quella con cui sono assicurati, basterà recarsi presso la propria assicurazione per avere la liquidazione.

Già oggi almeno il 40% dei 26 milioni di sinistri annui viene risolto attraverso il Cid (consorzio per la convenzione d’indennizzo) dall’automobilista danneggiato. Ora questo sistema volontario diventa obbligatorio per tutte le compagnie. Quindi anche con la riforma, in caso di sinistro si continuerà a compilare il “modulo di constatazione amichevole”. Ma nel caso questo non fosse possibileo ci fossero complicazioni, allora sarà la propria assicurazione a risolvere le controversie legali con la compagnia “avversa”. La soluzione deve essere raggiunta in tempi rapidi garantendo il risarcimento in 60 giorni stimati per i danni materiali e 150 per quelli alle persone. Se l’assicurato, poi, non dovesse ritenersi soddisfatto dalla propria compagnia, allora potrà rivolgersi anche ad un’altra.

Quello del risarcimento diretto è un istituto caldeggiato da più fronti, Antitrust, Isvap e associazioni dei consumatori. Secondo l’Isvap il sistema potrebbe contribuire alla lotta alle frodi, mentre, come ha spiegato piu’ volte l’Autorita’ garante per la concorrenza, il rimborso diretto dovrebbe consentire “un contenimento dei costi dei risarcimenti, con effetti positivi sulla riduzione dei premi di polizza”. Un obiettivo indicato, per il lungo termine, anche dallo stesso ministro delle Attivita’ produttive. Tramite l’indennizzo diretto si potrebbero infatti in qualche modo ridurre i costi del risarcimento, spina nel fianco delle compagnie, e quindi contenere le tariffe. Piu’ caute sono invece le compagnie di assicurazione. Pur dimostrando sempre la sua disponibilita’, l’Ania, associazione delle imprese assicurative, pone come condizione che il nuovo sistema consenta un’effettiva riduzione dei costi anche per le compagnie.