Per la prima volta il Comune di Modena attiva una struttura apposita e intersettoriale sul tema della Cooperazione Internazionale allo Sviluppo e la Solidarietà Internazionale.

Modena esprime una grande ricchezza di realtà impegnate nella cooperazione e nella solidarietà internazionale, nonché soggetti che svolgono o possono svolgere ruolo di supporto, collaborazione, sinergia con le attività realizzate all’estero così come per la promozione a livello locale di un’idea solidale e sostenibile dello sviluppo del mondo (ad esempio la rete del commercio equo e solidale, Banca Etica, il turismo responsabile, le campagne del consumo critico e così via).

Sono OnG e associazioni per lo più di piccole e medie dimensioni, di differente provenienza culturale, appartenenti al mondo cattolico e laico, impegnate, come vedremo più avanti, in gran parte nel sud del mondo. Il mondo del volontariato e della cooperazione modenese, da tempo chiede al Comune non solo maggiori e certe risorse assegnate con criteri di trasparenza ma un impegno complessivo sulle tematiche in oggetto, un impegno politico, culturale, che assegni alla cooperazione un ruolo rilevante e coerente con i principi di democrazia e solidarietà che l’Amministrazione esprime e che faccia spiccare un salto di qualità creando sinergie, collaborazioni, promozione, visibilità.

Il progetto che segue risente della scelta dell’Amministrazione che ha scelto di risolvere con un percorso innovativo i problemi emersi con le modalità precedenti e di dare all’impegno per la solidarietà internazionale maggiore respiro, strategia, metodo, coordinamento. A questa volontà si aggiunge una forte sollecitazione proveniente dal mondo della cooperazione modenese che rivolge al Sindaco una esplicita richiesta di avere all’interno del Comune un unico referente politico e una struttura a supporto e a coordinamento delle attività e dei progetti di cooperazione allo sviluppo. Chiede inoltre un impegno in termini di risorse finanziarie in sintonia con le dimensioni e le tradizioni solidali della città. Sempre più gli Enti Locali sono chiamati, come emerge anche da numerosi documenti del Ministero Affari Esteri e della Comunità Europea, a svolgere un ruolo di promotori e co-attuatori della cooperazione decentrata.