Si consolida l’abitudine dei consumatori di acquistare prodotti nelle aziende agricole. E’ quanto risulta da una indagine svolta da Agri2000, societa’ di servizi e ricerche nell’agroalimentare, su 800 consumatori nell’ambito del Sana, il Salone internazionale del naturale in corso a Bologna.


Il 70% degli intervistati ha dichiarato di avere effettuato acquisti direttamente dal produttore almeno una volta nel corso del 2005. Il dato conferma quanto emerso nel 2004, quando gli acquisti direttamente in fattoria erano stati fatti dal 71% dei consumatori intervistati. Secondo l’indagine, i luoghi di acquisto sono molteplici: l’80% degli intervistati ha fatto acquisti direttamente nelle aziende agricole; il 30% ha comprato i prodotti negli stand degli agricoltori presenti in fiere e mercati locali; il 21% si sono fermati negli spazi allestiti dalle aziende lungo le strade. Crescono anche i negozi in citta’ gestiti direttamente dalle aziende agricole, frequentati dal 10% dei consumatori intervistati.


Secondo Agri2000, ”nelle aziende agricole i conti della spesa tornano”: il 44% dei consumatori che hanno utilizzato questo canale ha trovato il prezzo dei prodotti acquistati ”molto conveniente” o ”conveniente”, il 43% ha giudicato ”abbastanza conveniente” il prezzo pagato e il 13% e’ rimasto insoddisfatto, giudicando il costo ”poco” o ”per niente” conveniente. Tra i motivi principali che spingono all’acquisto direttamente in azienda, al primo posto (55% degli intervistati) sono stati indicati la qualita’ e la freschezza dei prodotti, al secondo (36%) la possibilita’ di instaurare un rapporto diretto con il produttore, al terzo la convenienza (25%). Il 21% degli intervistati ha indicato tra i motivi anche la maggiore sicurezza dei prodotti.


”La conoscenza dell’origine dei prodotti – rileva Agri2000 – e del responsabile del processo produttivo sembrano essere fattori sempre piu’ rilevanti nell’orientare i comportamenti dei consumatori”. Per il futuro, il 60% dei consumatori intervistati da Agri2000 prevede di aumentare i propri acquisti nelle aziende agricole nel corso del 2006, mentre per il 40% rimarranno sostanzialmente stabili.